"I Nemici del Cavaliere" di Gambale in un'Acireale con la testa al Carnevale…

In un’Acireale piovosa e “distratta” dal Carnevale è stato presentato “I Nemici del Cavaliere”, il libro di Davide Gambale, direttore editoriale di Messinaoggi.it che ha ripercorso le principali tappe storiche dell’antiberlusconismo. Al centro del dibattito la figura di Silvio Berlusconi, personaggio controverso e carismatico, comunque sempre al centro della scena politica e giudiziaria.

Da oltre un ventennio (dalla nascita di Forza Italia), in molti hanno tentato di disarcionare dalla sella il Cavaliere di Arcore. Principali nemici o detrattori i giornalisti ed alcuni magistrati. Indipendentemente dall’andamento altalenante della sua parabola politica, Berlusconi ha suscitato sempre l’attenzione di molti, specie quando si è trattato di attaccarlo. Un vero e proprio fenomeno politico-culturale quello dell’antiberlusconismo (termine citato anche su Wikipedia), che ha messo in moto a più riprese una rete politico-mediatico-giudiziaria.

Il volume è stato presentato ieri pomeriggio al Comune di Acireale. Oltre all’autore Davide Gambale hanno preso parte all’incontro, moderato da Tonino Demana e Salvo Fichera, l’on. Basilio Catanoso, deputato nazionale di Forza Italia ed Armando Siciliano, fondatore dell’omonima casa editrice che si è occupata della pubblicazione del volume.

Nonostante l’invito, assente il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo (Pd) alle prese con impegni istituzionali legati all’organizzazione del Carnevale sebbene fosse a pochi metri dalla sala stampa. Un breve saluto o una persona per rappresentare l’istituzione comunale sarebbe stato un gesto apprezzato, ma l’argomento in questione, probabilmente, ha indotto il primo cittadino acese a disertare l’incontro.

Dopodiché è stato il turno di Salvo Fichera che ha letto alcuni stralci della prefazione di Renato Brunetta: “Va messo in evidenza che non si tratta di un testo pro-Berlusconi, in quanto il fenomeno analizzato all’interno del volume viene trattato con un approccio quasi scientifico, possiamo dire non lontano da quello adottato da uno storico. Diversamente da quello che si potrebbe pensare, l’antiberlusconismo qui analizzato non trova origine in un qualche esponente della Sinistra. A dare avvio a questa corrente di pensiero è stato Indro Montanelli (fondatore ed ex direttore de il Giornale, le cui quote iniziarono a essere rilevate da Berlusconi a partire dal 1977, ndr), il quale è stato il primo ad attaccare Berlusconi dopo aver deciso di abbandonare nel 1994 il quotidiano da lui fondato.

Chiamato in causa da Tonino Demana, che ha chiesto il punto di vista dell’editore sul business legato all’antiberlusconismo, ha preso la parola Armando Siciliano: “Non provo particolari simpatie per Berlusconi – ha affermato – ma come editore ho sempre pensato che la parola vada data a tutti, purché si scriva in modo preciso e ben documentato, proprio come avviene nel caso del libro di Davide Gambale. Da qui la decisione di pubblicare questo volume, indipendentemente dalle posizioni politiche. Stessa cosa ho fatto con il libro di Cateno De Luca”.

Apprezzato l’intervento dell’on. Basilio Catanoso che ha passato alla berlina anni in cui Berlusconi è stato praticamente messo alle corde da magistrati e giornalisti, attacchi che naturalmente hanno avuto effetti devastanti sull’umore e le scelte degli elettori. “Ma se passano gli anni, cambiano avversari e scenari politici e Berlusconi è ancora in corsa vuol dire – ha specificato Catanoso – che qualcosa di buono ha fatto. In ogni caso resta un leader che anche in questa tornata elettorale farà sentire il suo peso”.

“Premetto che oggi si tende a generalizzare quando si parla del partito dei magistrati, e non è quello che voglio fare perché in realtà ci sono magistrati che svolgono onestamente il loro lavoro. Tuttavia, non possiamo accettare che l’esito elettorale possa essere condizionato da fughe di notizie dalle procure – ha ribadito Davide Gambale – la democrazia è in forte pericolo, senza considerare il fatto che spesso il sistema mediale fa da cassa di risonanza a tutto questo, distruggendo politicamente e umanamente un uomo, senza che questo sia stato ancora giudicato in via definitiva.

Anche la mafia attraverso Ciancimino junior, personaggio ambiguo e scarsamente attendibile, ha cercato di tirare in ballo Berlusconi, un attacco senza precedenti che mi è sembrato doveroso documentare”.

Ma il 4 marzo si avvicina ed il clima da tutti contro tutti in una tornata elettorale che si annuncia incerta potrebbe portare a nuovi attacchi a Berlusconi, Gambale non lo esclude ed è già pronto a prendere la penna per inserire nuovi capitoli nel suo libro: “I Nemici del Cavaliere”.

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