Atm, su ritiro di messa in liquidazione e adeguamento alla legge Madia i consiglieri vogliono vederci chiaro

Sull’adeguamento dello Statuto Atm alla legge Madia e sulla delibera di revoca di messa in liquidazione dell’azienda, la commissione bilancio ha deciso di non decidere, rinviando ogni discussione al Consiglio Comunale.

Due nodi da sciogliere, che riguardano direttamente la gestione dell’azienda di via La Farina, fiore all’occhiello dell’amministrazione Accorinti.

Guardiamo alla delibera di messa in liquidazione dell’azienda, così come stabilito dalla delibera 11 C del 2013 che però non è stata mai attuata dall’amministrazione nel corso di questi anni. Tra i banchi del Consiglio Comunale, nell’arco di questi anni, c’è chi ha messo in discussione la legittimità delle nomine in Atm, proprio perché questa delibera continuava ad esistere.

L’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, ha chiarito proprio questo punto: “Questa delibera nasce dalla necessità di venire incontro al Consiglio Comunale, ci tengo a sottolineare che l’Atm non è mai stata in liquidazione – ha commentato – c’è stato un commissario prima straordinario e poi speciale, che però ha iniziato il proprio lavoro alcuni anni prima della delibera 11 C. Noi però vogliamo fugare ogni dubbio, il Consiglio si sente più sicuro e l’amministrazione ritirasse ogni ipotesi di messa in liquidazione, noi ci adeguiamo”.

Discorso diverso per l’adeguamento alla legge Madia, che dispone un taglio del consigli d’amministrazione. Lo Statuto Atm prevede un numero di sette consiglieri, il nuovo Cda è composto da sole tre figure, così come previsto dalla nuova legge, solo che ancora l’Atm non si è adeguata entro il 30 settembre 2017.

Su questo punto Cacciola lancia una stoccata ai consiglieri: “Mi sarei aspettato una presa di posizione più netta da parte della commissione invece della solita astensione tecnica, che poi è una bocciatura camuffata. Purtroppo ci sarà l’ennesima delibera che arriverà in aula con un parere poco chiaro da parte della commissione competente. Con la creazione nel nuovo consiglio d’amministrazione abbiamo anticipato i tempi, nominando un numero di persone congruo a quanto stabilisce la normativa nazionale. Se poi il Consiglio boccerà la delibera allora faremo altre nomine”.

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