Non si mescolano soltanto amore e morte ma anche sensualità, senso della libertà e voglia di vivere da protagonista nella “Carmen” di Bizet in scena nel Teatro Vittorio Emanuele il 9, 11 e 13 febbraio. Così, il Direttore artistico per la musica dell’Ente di Messina, Matteo Pappalardo, non lascia dubbi nella conferenza stampa di questa mattina nella Sala Sinopoli. “La performance si presenta perfettamente aderente – anche dal punto di vista visivo – allo spirito dell’opera di Bizet”. L’evento è uno dei due prestigiosi appuntamenti previsti nella programmazione musicale, insieme a “La Traviata” che andrà in scena a maggio. L’allestimento si deve alla Fondazione Teatro Coccia di Novara che ha debuttato lo scorso 6 ottobre con innovazione ed agilità e con cui si sta instaurando una proficua collaborazione, magari per riproporre lo spettacolo d’estate a Taormina. “Tutto sta costando poco più di 300mila euro, un miracolo, un incredibile sforzo da parte di chi sta partecipando – sostiene Pappalardo – considerando che tutta la Stagione è stata articolata con 950mila euro, riuscendo ad inserire per la prima volta tre concerti sinfonici e dopo due anni dall’ultima organizzazione della Carmen”. Il Maestro dell’Orchestra del Vittorio Emanuele Carlo Palleschi che impegnerà il podio ironizza: “In pratica quanto l’ingaggio di un giocatore di calcio”.
“Un cast di alto livello, con interpreti (nei ruoli principali) dalle carriere internazionali e importanti, con una Carmen attraente, bella e molto spigliata interpretata da Anna Maria Chiuri (9) e Paoletta Marrocu (11, 13), un tenore fresco e aitante come Azer Zada (Don José), un baritono come Lisandro Guinis (Escamillo) e un soprano, Chiara Mogini (9, 11) e Alexandra Zabala (Micaela), dotate entrambe di bellissima voce”.
Il coro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria è diretto da Bruno Tirotta, il coro di voci bianche “Bianco Suono” di Messina da Agnese Carrubba. Le coreografie sono di Deborah Brancato, le scene di Luca Gobbi, i ballerini del Coral Art Flamenco.
“Poi – aggiunge Pappalardo – Palleschi è un direttore che unisce allo scrupoloso rispetto per la partitura un’acuta sensibilità e visceralità che va benissimo in un’opera come Carmen, soprattutto se messa insieme ancora a un’eleganza di fraseggio rimarchevole e davvero rara. E, insieme, con lui il regista Renato Bonajuto riesce a far risaltare le qualità teatrali di quest’opera. Siamo grati a chi si sta occupando dell’allestimento per dare vita all’opera e con cui si vogliono mantenere rapporti di crescita”.
“La verità è che con Carmen – dice il Sovrintendente Bernava – si apre una stagione lirica che regalerà all’Ente Teatro grandissime soddisfazioni sotto ogni punto di vista. Nonostante le ristrettezze economiche, insieme con il consiglio di amministrazione e il presidente Fiorino, abbiamo allestito un cartellone di ottimo livello: le due opere (Carmen e La Traviata) hanno sempre fatto registrare il tutto esaurito”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente, Luciano Fiorino: “L’E.A.R. Teatro di Messina torna a fare produzione e lo fa dopo 11 mesi anche grazie all’aiuto dei talentuosi studenti del Liceo Artistico Basile di Messina che, guidati dai loro professori in un percorso di alternanza scuola-lavoro, hanno collaborato con le eccellenti maestranze dell’Ente nella realizzazione scenica”.
Accanto agli interpreti principali Anna Maria Chiuri (9) e Paoletta Marrocu (11, 13), Azer Zada (DON JOSÉ), Lisandro Guinis (ESCAMILLO), MICAELA sarà interpretata da Chiara Mogini (9, 11) e Alexandra Zabala (13), cantano Leonora Tess (Frasquita), Irene Molinari (9, 13) e Sara Palana (11) (Mercedes), Paolo Maria Orecchia (Dancaire), Didier Pieri (Remendado), Gianluca Lentini (Zuniga), Lorenzo Grante (Morales).