Dopo oltre sessant’anni di onorato servizio al fianco delle ragazze madri e delle donne vittime di violenza, il Cirs rischia di restare senza una casa.
L’associazione attualmente si trova nei pressi del Pala cultura, ma l’Ipab proprietario dell’immobile ha messo in vendita la struttura affinché venga costruito un palazzo di sei piani. Il rischio per il Cirs è quello di restare senza una casa, costringendo la onlus ad interrompere la propria attività, scrivendo una nuova pagina nera per i servizi sociali cittadini.
“Da trentadue anni siamo presenti in quella sede – ha commentato Maria Celeste Celi, presidente del Cirs – quell’immobile ha sempre avuto una funzione sociale importante, prima di noi vi era un orfanotrofio. Non si può restare in silenzio davanti dall’ennesima speculazione edilizia”.
La presidente Celi si sofferma sul ruolo del Comune: “Ci ha dato una mano con l’affitto, magari abbiamo ricevuto meno di quanto ci serviva e talvolta anche in ritardo”.
Si sono già mobilitate la Camera di Commercio, con il presidente Ivo Blandina, Confesercenti e gli ordini degli avvocati, dei medici e degli ingegneri, cosi l’associazione delle mogli dei medici italiani, l’associazione teatrale dei bancari Unicredit ” I Cricchimiddi” e lo yachting club Marina del Nettuno. Tutti uniti per #1casaperilCirs.