Picchi di influenza, più del solito quest’anno, fanno registrare problemi negli ospedali siciliani. In questi giorni le attese per i pazienti superano le ventidue ore ed in generale è possibile aspettare anche più di un giorno per essere ricoverati. Barelle nei corridoi, attese di ore per una visita, personale ospedaliero allo stremo.
Secondo il sindacato Fsi-Usae Federazione Sindacati indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati autonomi europei “in questi giorni si stanno verificando numerose criticità nei Pronto soccorso dei maggiori ospedali siciliani”. Le cause? “Solite carenze di organico e cattiva organizzazione – spiega Calogero Coniglio, segretario regionale – con il rischio che tale condizione perduri per tutto il periodo invernale.
I Pronto soccorso sono intasati a causa dei soliti e prevedibili forti afflussi, i reparti ospedalieri sono pieni per ricoveri di pazienti a grave complessità”.
“Una situazione prevedibile – commentano Salvatore Ballacchino e Maurizio Cirignotta, componenti della segreteria regionale – che si ripete ormai ogni anno. E’ evidente che con questa mole di lavoro a cui fare fronte, garantire un adeguato monitoraggio e un’adeguata sorveglianza è assolutamente difficile”.
Un situazione risolvibile secondo la Fsi-Usae apportando nuovo personale negli ospedali ed aumentando i posti letto soprattutto nelle medicine.
“Ormai a tutto si pensa, tranne al diritto alla salute dei cittadini. La politica in questi anni si è dimostrata sorda e cieca ai bisogni essenziali delle persone in nome dei risparmi.
I sindaci, primi garanti della salute pubblica, sono che firmano e avallano in Conferenza dei sindaci, le riorganizzazioni ed i tagli di aziende sanitarie e Regione.
La smettano di indignarsi e preoccuparsi solo a parole. Si oppongano a questa politica e pretendano il rispetto del diritto alla salute per i cittadini, pensando soprattutto ai più deboli.”, conclude Maurizio Libro componente segreteria regionale.