La cosìdetta Variante Salva Colline sarà uno dei tarli di fine mandato sia per l’amministrazione che per il Consiglio Comunale, il braccio di ferro è appena iniziato. Una cosa è certa, il fatto tempo non è dalla parte di un’amministrazione rea di presentato un documento così importante solo nell’ultimo anno. I consiglieri comunali, dopo aver manifestato più volte delle perplessità circa il vincolo di segretezza imposto sul cuore del nuovo Piano Regolatore, hanno chiesto una mano d’aiuto a tecnici.
Liberi professionisti e ordini professionali hanno sonoramente bocciato una Variante di Salvaguardia che secondo molti metterebbe dentro una cupola la zona nord, vale a dire la famigerata zona Q che si estende dall’Annunziata fino a Casa Bianca. Qui tutto resterebbe immutato, in barba ad ogni idea di sviluppo sostenibile, ma c’è chi sostiene che la zona Q sarebbe presente solo nei documenti presenti all’interno del Palazzo dell’ex Dante Alighieri, sede del dipartimento competente.
E’ il caso dell’architetto Massimo Potenzone, che questa mattina ha protocollato ed inviato all’amministrazione una raccolta firme sottoscritta da circa 220 cittadini, che chiede l’eliminazione della zona Q e dei relativi vincoli circa l’azzeramento della cubatura edificatoria. Dalle prime due relazioni redatte dall’ufficio competente ed inviate nel marzo 2015 anche all’Unione Europea, si parlerebbe del rapporto di consumo suolo rispetto all’intero territorio comunale, ma anche del rapporto di consumo suolo per singolo habitat.
In tutto ciò però non si avrebbe traccia della zona Q nella prima delle due relazioni, dove la soglia di consumo del suolo rimane sotto la soglia dell’1%, al contrario di quanto denunciato dal Comune stesso. Salvo poi comparire magicamente nella seconda, che pero’ non sarebbe mai stata inviata. A firmare queste relazioni, fu l’allora coordinatore tecnico del dipartimento Politiche del Territorio, Raffaele Cucinotta.
“Si è trovato il modo – recita la premessa della petizione – di attuare una scelta politica all’interno degli uffici del Dipartimento, mascherandola come protezione dell’ambiente e inserendola nella redigenda Variante di Salvaguardia che inevitabilmente applicando gli indici suggeriti della Delibera 74 C del 25 ottobre 2015 ne azzera la cubatura o la riduce a indice agricolo indiscriminatamente per l’intera perimetrazione Q”.
A visionare i documenti, questa mattina, è stato il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco e l’esponente di Fratelli d’Italia, Daniela Faranda.