“Colgo con piacere l’occasione fornita dalla vostra testata giornalistica per rammentare quanto è stato fatto in merito al “Patto per la Falce” ed i ruoli che ha avuto ogni singolo protagonista. Chi ha buona memoria ricorda la funzione propulsiva svolta dall’Ateneo due anni fa ed anche la determinazione nel mettere insieme tutte le figure competenti per siglare un’intesa che, se portata avanti fino in fondo, cambierà il volto dell’intera area”.
A scriverlo è l’ex Rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, in risposta al nostro articolo di ieri a proposito del “Patto per la Falce”, fortemente caldeggiato dall’Ateneo messinese.
“A distanza di due anni – aggiunge il candidato alla Camera del Pd – , posso affermare che l’Università ha svolto fino in fondo il suo compito, nell’ambito delle sue competenze ed entro i limiti della prima fase, i cui obiettivi sono stati raggiunti con successo: ritiro del contenzioso tra Comune e Autorità portuale, condivisione dei contenuti del Piano Regolatore del Porto e suo invio alla Regione per la necessaria approvazione”.
Navarra conclude la sua replica affermando: “Gli interrogativi che la redazione di Messina Oggi si pone, e che sono pienamente condivisibili, devono essere rivolti ad altre Istituzioni. Nonostante ciò l’Ateneo sta prendendo parte, insieme all’Autorità Portuale con la quale continua ad avere sinergia d’intenti e di obiettivi, alle fasi relative alle bonifiche dell’area interessata. Quindi, una volta esaurito il ruolo dell’Università nel Patto, l’Università stessa non si è sottratta ad un ulteriore impegno per il recupero della Zona Falcata”.