Ispezione caldaie, servizio pagato ma non eseguito. Barrile: Comune ritocchi Statuto Amam o espleti gara

La collettività paga attraverso il “Bollino Verde” il Servizio di Ispezione degli Impianti Termici ma di contro la campagna di sicurezza non si è adattata alla realtà. L’Amam potrebbe internalizzare questo tipo di attività risparmiando convenzioni con ditte esterne, peraltro con una delibera già elaborata da Palazzo Zanca. Questo monitoraggio non risulta essere né attiva né si ha contezza di come l’Amministrazione Comunale, nella qualità di Autorità competente, voglia garantire le verifiche delle caldaie, previste dalla l. 74 del 16 aprile 2013 e già sollecitate dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità della Regione Sicilia. Il Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile ha interpellato l’Assessore alle Politiche del Territorio, Sergio De Cola e per conoscenza il Presidente della I Commissione Consiliare, Antonino Interdonato per “dare necessarie e compiute risposte alla città” su come vengono spesi i soldi dei contribuenti. Non è stato possibile in passato far transitare questa delibera al Civico Consesso perché mancava il Piano industriale e l’abbattimento dei costi decantato dall’assessore con delega Amam non veniva quantificato conferendo lo svolgimento del servizio agli operatori degli Uffici di Ritiro, come racconta Barrile.

La dirigente dell’Urbanistica Antonella Cotroneo ribadisce che è pronto sia il contratto di servizio che di affidamento in un’unica delibera. Sarà il Consiglio a prendersi la responsabilità di voler esternalizzare il servizio. Si era solo parlato di raggiungere una spesa più oculata ma senza certificare i dati. Poi De Cola ha inviato una relazione alla Commissione consiliare apposita, tramite il suo Dipartimento, documentando “ciò che veniva ostentato”.

“Appare necessario che l’Amministrazione operi un’indifferibile scelta – riprende la presidente del Consiglio -, che verta su un’eventuale internalizzazione del servizio incaricando l’azienda partecipata A.M.A.M. o su un espletamento urgente di atta gara d’appalto. Tale sollecitazione nasce, come già più volte sottolineato, dall’opportunità di ottimizzare economicamente le possibili entrate e dall’esigenza di fornire ai cittadini un servizio obbligatorio per legge che da luglio 2016 non è più attivo”.

Redazione1

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