Ucciso il 12 febbraio 1992 in un agguato di camorra a Faiano, nel Comune di Pontecagnano. Colpito da raffiche di mitra, insieme al commilitone Claudio Pezzuto, 29enne leccese, perse la vita durante un controllo di routine in piazza Garibaldi. “Fermarono quel giorno due latitanti di camorra e, durante le operazioni di controllo, furono aggrediti a colpi di mitra e persero la vita”, dicono i militari.
Che ricordano: “I due latitanti si erano fermati in piazza Garibaldi per una telefonata e poco dopo sopraggiungeva la pattuglia composta dai Carabinieri Fortunato Arena e Claudio Pezzuto, che si arrestava alcuni metri dietro l’auto sospetta, per procedere al suo controllo”. A quel punto la sparatoria e l’uccisione del carabiniere. La commemorazione si è tenuta presso la Chiesa ”S.S. Filippo e Giacomo”, di San Filippo del Mela, con la celebrazione di una santa messa officiata dal cappellano militare Don Rosario Scibilia e dal parroco Don Nunzio Triglia, alla presenza dei familiari del caduto, delle autorità religiose, civili e militari, di una rappresentanza delle associazioni nazionali carabinieri di San Filippo del Mela e Milazzo, di un’ampia rappresentanza di militari dell’Arma, nonché di una delegazione della Rappresentanza militare del Co.Ba.R. Sicilia e delle scolaresche dell’Istituto comprensivo ”San Filippo del Mela”, i cui allievi hanno letto dei pensieri ispirati alla figura “del loro concittadino eroicamente caduto ed offerto un omaggio alla vedova ad al padre del carabiniere Arena”.
Ucciso dalla camorra, San Filippo del Mela non dimentica Fortunato Arena
sabato 17 Febbraio 2018 - 11:48