Tra la spazzatura cinghiali come gatti, Laimo: Pensare di spostarli o catturarli non risolve la calata nel V Quartiere

Redazione1

Tra la spazzatura cinghiali come gatti, Laimo: Pensare di spostarli o catturarli non risolve la calata nel V Quartiere

lunedì 19 Febbraio 2018 - 14:40

Il territorio della V Circoscrizione pullula ormai di cinghiali che crescono incontrollati, soprattutto nelle zone di San Licandro e Ogliastri.

Ormai siamo abituati a vederli così come vediamo i gatti randagi nelle strade ma tutto ciò non è assolutamente accettabile.

Il Vicepresidente vicario della V Circoscrizione Franco Laimo stigmatizza l’assurda situazione seguita ormai dal 2013 e a tutt’oggi assolutamente irrisolta a causa dei soliti rimbalzi di competenze inerenti alla questione: in questi anni si è proposto di tutto, ovvero gabbie per catturarli, narcotizzazione e relativo spostamento degli stessi in altre zone, o l’abbattimento e relativa distribuzione delle carni in beneficenza.

Tanti tavoli tecnici, tante riunioni, tante chiacchiere ma pochi fatti, continuo rimbalzo di competenze fra Assessorato all’ambiente e Aziende Foreste Demaniali, ma a pagarne le conseguenze sono sempre i soliti cittadini messinesi, che devono fronteggiare questo problema ed ormai abituarsi alla costante presenza degli ungulati sulle strade, vicino le proprie abitazioni, come se fossero al pari dei felini randagi.

Lo scorso sabato 17 pomeriggio intorno alle 16:15, prosegue Laimo, a pochi passi dalla Chiesa di San Francesco d’Assisi in San Licandro, vi era un esemplare giovane che rovistava fra i rifiuti dell’immondizia accanto i cassoni della raccolta RSU; l’animale alla mia vista ha avuto un sussulto ed era guardingo, ha proseguito nella sua ricerca di avanzi e poi spaventato è andato a rifugiarsi nelle campagne di San Licandro. Ma cosa sarebbe potuto succedere a quell’ora davanti la chiesa in un orario in cui tutti i bambini della zona frequentano i corsi di catechismo, scout ed oratorio? Sappiamo bene che questo tipo di animale se si sente minacciato o in caso di difesa dei propri piccoli risulta essere particolarmente aggressivo; dobbiamo dunque attendere sempre la tragedia, oppure affidarsi ancora al caso? Parecchi cittadini ormai stanchi delle promesse vane dell’Amministrazione, hanno provveduto a recitarsi a spese proprie gli spazi esterni dei condomini, così come alcuni proprietari terrieri che hanno visto distruggersi i propri raccolti.

Allo stesso tempo vi sono alcuni elementi da non sottovalutare, ovvero il rischio tubercolosi che questi animali potrebbero trasmettere all’uomo ed il bracconaggio selvaggio in zone abitate ad opera di pseudo cacciatori, che a pistolettate hanno già ucciso barbaramente diversi capi di bestiame nella zona di Tremonti (strada collegata attraverso le campagne a San Licandro ed Ogliastri), in quest’ultimo caso qualche proiettile vagante avrebbe potuto raggiungere un ignaro passante.

La situazione è davvero insostenibile e non può proseguire in tale direzione.