Il Gup di Messina, Monica Marino, ha disposto 13 condanne ed un’assoluzione nel processo, con il rito abbreviato, sugli affari del clan di Mangialupi al centro dell’operazione “Dominio” condotta dalla Guardia di Finanza a marzo del 2017.
Il Gup ha disposto anche un non luogo a procedere. La condanna piu’ alta 16 anni e 2 mesi e’ stata inflitta ad Alfredo Trovato mentre Domenico La Valle è stato condannato a 13 anni. Condanna a 9 anni e 6 mesi per Salvatore Trovato infine condanna a 9 anni Paolo De Domenico e 9 anni e 4 mesi per Francesco Laganà. Condanne minori per tutti gli altri; disposta l’assoluzione per Grazia Megna e non luogo a procedere per Giuseppe Caleca.
Dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina emersero i nuovi affari del clan e la figura di Domenico La Valle, che, dopo la disgregazione del gruppo originario, avrebbe assunto un controllo sempre più forte delle attività del clan diventando un punto di riferimento imprenditoriale.
Secondo l’accusa La Valle, insieme a persone di sua fiducia, si occupava del noleggio di apparecchi da gioco e scommesse, una sala giochi, un distributore di carburanti. Altra figura centrale, secondo l’accusa, Alfredo Trovato che si sarebbe occupato dell’aspetto operativo ed in particolare del settore degli stupefacenti.