E’ stato inaugurato il 14 febbraio del 2009, in quell’occasione ci fu la visita dell’attuale assessore regionale alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ma da allora l’Antiquarium di Palazzo Zanca sembra caduto nel dimenticatoio. Come in molti casi, si attende il grande evento per tornare a far risplendere i gioielli di famiglia, ed effettivamente quella prima Notte della Cultura fu un grande evento. Il problema è che spenti i riflettori tutto sembra finire in una bolla di sapone, così l’Antiquarium comunale non rappresenta un’eccezione.
A fare quadrato per cercare di ridare dignità ad un luogo di storia e cultura, ci provano il consigliere comunale, Daniele Zuccarello, lo storico Franz Riccobono, l’associazione ArcheoMe e Missione Messina. Queste sigle hanno presentato un progetto che prevede una bonifica ed una pulizia costante dell’area, ma anche quello di aprire l’Antiquarium alla cittadinanza attraverso un percorso archeologico attivo sia nelle ore diurne che in quelle notturne.
Dunque non solo riqualificazione, ma anche sviluppo turistico per la città: “Questo progetto è uno dei punti del mio programma politico – ha sottolineato Zuccarello – è un progetto che potrebbe partire domani mattina. Ringrazio Francesco Tirrito di ArcheoMe, che mettono a disposizione il loro entusiasmo e le loro idee al servizio della città. Basta mettere una semplice tassa di tre euro per avere degli ottimi introiti, a Messina arrivano 400mila turisti l’anno, se solo il 10% di questi visitano l’area ci sarebbero 120mila euro che potrebbero essere impiegati per fornire lavoro. Questo progetto lo stiamo presentando sia a Roma che a Palermo, dalla Soprintendenza abbiamo avuto ottimi segnali”.