Adesso siamo al tutti contro tutti. L’amministrazione attacca il Consiglio Comunale, quest’ultimo si difende e passa al contrattacco. Sulla mancata rimodulazione a vent’anni del Piano di riequilibrio si è aperto un dibattito che andrà avanti per tutta la campagna elettorale in vista del voto della prossima primavera.
Nell’ormai celebre seduta consiliare di mercoledì, il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, spiega gli scenari futuri: “Non cambia nulla, dalla reazione del sindaco e dagli assessori, capisco che stavano utilizzando i 25 milioni stanziati per le assunzioni per destinarli ad altre attività – ha commentato – Accorinti vuol dimostrare che la sua Giunta sta facendo qualcosa, invece di assumere 225 operatori per il Comune li volevano impiegare per altro. Ma evidentemente la bocciatura della delibera ha sconvolto i loro piani, che sono meramente elettorali. Nel Piano è previsto che dal 2013 al 2018 aveva previsto 450 pensionamenti, pari ad un risparmio di 49 milioni di euro, che potevano aprire la strada a 225 assunzioni, cioè la metà. Fino a dicembre il Piano era perfetto, adesso improvvisamente non va più bene, c’è stata un’opportunità data dal Consiglio dei Ministri”.
Tornasse indietro, alla delibera di mercoledì non apporrebbe il suo voto favorevole: “Volevano spendere questi soldi per scopi elettorali, non voterei sì un’altra volta. Il mio voto favorevole è dovuto a un atto di coerenza, io ho sempre detto sì al Piano di Riequilibrio perché sono sempre stato contrario al dissesto per il bene della città”.