La mancata approvazione della rimodulazione del Piano di riequilibrio, da parte del Consiglio comunale di Messina, al centro di una nota del segretario generale della Uil Messina, Ivan Tripodi. “Ciò rappresenta un gravissimo punto di non ritorno e un atto sconsiderato ed inaccettabile che avrà come incolpevoli vittime tutti i cittadini messinesi, nessuno escluso. Fermo restando le critiche, anche feroci, relative al censurabile metodo e modo di rapportarsi con il Consiglio comunale utilizzato in questi anni dalla giunta Accorinti, è assurdo che – dopo avere sempre approvato, dall’inizio della consiliatura e fino a qualche settimana fa, le scelte messe in campo dall’amministrazione riguardo il Piano di riequilibrio – si sia pavidamente deciso di bocciare l’atto finale che, bisogna ricordarlo, avrebbe permesso di “spalmare” il riequilibrio in un arco temporale di 20 anni”.
Il segretario provinciale della Uil affonda poi il coltello. “Le conseguenze del gesto irresponsabile saranno pesanti ed espongono la città a nuovi ulteriori danni poiché, per esempio, si rischia di mettere il “freno a mano” anche all’ATM: azienda risanata che, a causa della bocciatura del riequilibrio, passerà da una fase di sviluppo e rilancio ad una di pericoloso stallo. Infatti, grazie all’azione sindacale, il Piano industriale ATM 2018-2021, costruito nella logica certezza di avere un riequilibrio ventennale, prevedeva risultati decisamente importanti che dovranno essere congelati poiché gli investimenti dell’amministrazione saranno fortemente ridimensionati. Come noto, era in dirittura d’arrivo la piena stabilizzazione dei lavoratori che avrebbe eliminato il precariato e si stava realizzando un aumento dell’orario di lavoro per un centinaio di lavoratori part-time, ma, ancora, era imminente l’investimento nei bus elettrici”.
Tripodi infine conclude affermando che si è trattato di “Un disastro immane. Ma, come se non bastasse, riguardo i lavoratori comunali vi è il concreto rischio di bloccare la stabilizzazione di decine di precari, di congelare l’indizione dei concorsi sia interni che relativi all’assunzione di figure apicali, di fermare l’integrazione dell’orario di lavoro per decine e decine di lavoratori, di impoverire la città di qualsiasi servizio a favore della collettività e delle fasce più deboli della società e di bloccare ogni futuro investimento. Per questi motivi crediamo che il capriccio espresso in zona-cesarini dai consiglieri comunali che hanno bocciato l’importantissimo atto amministrativo corrisponde ad un ingiustificabile atto di aperta ostilità nei confronti dei messinesi”.
Bocciatura riequilibrio, Tripodi: "Un atto gravissimo"
domenica 04 Marzo 2018 - 07:21