“Forza Italia in Sicilia ha nome e cognome da sempre e si chiama Gianfranco Miccichè”. A dirlo è Nino Germanà, fresco di elezione alla Camera dei Deputati nella lista di Forza Italia. Gli azzurri però si interrogano sulle ragioni del cappotto subito in Sicilia dal Movimento 5 Stelle, che ha trionfato in tutti i collegi uninominali della regione. Sul banco degli imputati è salito Gianfranco Miccichè, ma Gemranà si schiera dalla sua parte: “E non trovo differenze tra il Miccichè che ha portato il centro destra unito a vincere le elezioni Regionali pochi mesi fa e il Miccichè di oggi. Anzi, il dato elettorale ci consegna una Forza Italia cresciuta di 5 punti rispetto alle recenti elezioni Regionali e con un 21% che corrisponde alla percentuale più alta d’Italia. In Sicilia quindi, rispetto ad altre realtà del Paese, Forza Italia non solo è in ottima salute ma sta crescendo”.
Per Germanà, il risultato ottenuto dal partito in Sicilia e nel messinese è comunque positivo: “Solo il complesso meccanismo del “button up” previsto dal Rosatellum ci ha impedito di poter vedere eletti in Parlamento ulteriori candidati di Forza Italia al proporzionale, ma è proprio con i voti della Sicilia che altre Regioni, nelle quali il partito ha avuto percentuali più basse, vedranno eletti parlamentari di Forza Italia consentendone così la rappresentanza. Il poter contribuire a rafforzare il partito in ogni Regione ma soprattutto il risultato siciliano non può che renderci orgogliosi. Questo importante risultato è il presupposto per strutturare il partito sul territorio in modo da aumentare le legittime richieste di confronto che vengono dalla base. Con un Miccichè in ogni regione d’Italia saremmo andati ben oltre la soglia del 40%”.