Francesco Calanna si congeda dalla Città Metropolitana, dopo un commissariamento durato solo una manciata di mesi, ma che ha portato qualche beneficio ad un ente che per qualcuno era ormai prossimo al default.
Le dimissioni sono arrivate nella giornata di lunedì, subito dopo l’esito delle elezioni politiche, nel pieno rispetto di un tacito accordo con il Governatore, Nello Musumeci. Quest’ultimo ha più volte dichiarato di voler rimandare ogni decisione subito dopo l’esito elettorale, adesso che le urne hanno emesso le proprie sentenze, toccherà al Presidente della Regione trarre le proprie valutazioni e pubblicare il decreto con il nome del nuovo commissario.
Calanna intanto fa un passo indietro e ringrazia Musumeci per averlo mantenuto in sella da novembre ad oggi: “Non sto sbattendo nessuna porta, questo mio atto è utile e doveroso. Ho rivolto un riverente saluto a Musumeci e al suo Governo, impegnati in un soccorso verso una Sicilia in affanno e per questo meritano rispetto. Il Presidente Musumeci ha detto che durante la campagna elettorale non avrebbe mosso nulla negli enti, un minuto dopo era doveroso da parte mia farmi da parte. Ho rimesso il mio mandato, lui scelga con serenità a chi far guidare Città Metropolitane e Liberi Consorzi che sono enti necessari e strategici per lo sviluppo del territorio”.
Calanna, al momento del suo insediamento, aveva identificato nella salvezza economica dell’ente e nel rafforzamento dei servizi essenziali, scuole e strade in primis, le priorità. Calanna reputa raggiunto il proprio obiettivo: “Abbiamo approvato il Preventivo2017, abbiamo evitato il dissesto e gli uffici lavorano al Consuntivo 2017 e il Previsionale 2018, l’ente è in sicurezza, ma non basta. Nel Masterplan da 332 milioni di euro abbiamo stabilito quali opere sono realizzabili e quali no, entro il 31 dicembre 2019 le opere vanno contrattualizzate. Abbiamo dato un’accelerata alla banca dati Gespro che gestisce tutte le opere, ci siamo confrontati con Cas, Anas e Lesa. Abbiamo cercato di dare colore alle nostre azioni, mi riferisco alle scuole, siamo entrati nel merito di alcune cose, come ad esempio la scadenza del bando per i punti di ristoro studenti, ricevendo pure molti elogi per aver chiesto la presenza di alimenti biologici. Il mio unico cruccio è stato il bando per il trasporto dei disabili, io ritengo che sia in linea con la legge ma ho dovuto rimettere il verdetto ad un ente terzo”.
Tutto rimandato, dunque, nelle mani di Musumeci, che potrebbe anche optare per una riconferma dello stesso Calanna. A quel punto non si tratterebbe più di un addio: “Rispetterò la volontà dal Presidente come ho fatto finora. Il mio impegno nel Cda del Cas? Non c’entra”. C’è anche chi vede Calanna in orbita elettorale in ottica del centrosinistra che verrà, magari come candidato alla presidenza proprio della Città Metropolitana, ma per questo scenario ci sarà tempo.
Foto Papandrea