Secondo il giudice ”la societa’ in questione, essendo di esclusiva proprieta’ della famiglia Morace, non e’ mai stata dotata di modelli organizzativi e gestionali adottati al fine di evitare la commissione dei delitti in questione”. Le indagini dell’operazione Mare nostrum – dicono i carabinieri – rivelavano come Morace, all’epoca presidente pro tempore della societa’ di navigazione “Ustica lines spa”, avesse stretto un patto corruttivo con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell’assessorato ai Trasporti della Regione siciliana. L’accordo avrebbe portato la dirigente a predisporre e confezionare bandi di gara, aventi ad oggetto l’affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, in favore della compagnia di navigazione trapanese. Severino, inoltre, avrebbe erogato a beneficio di “Ustica lines” 10 milioni di euro a titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai rese dalla societa’. In cambio la dirigente avrebbe ricevuto beni di lusso e ottenuto l’assunzione della figlia nella societa’.
Commissariata la Liberty Lines dei Morace. Lo ha deciso il giudice
venerdì 09 Marzo 2018 - 17:18