“Dopo 45 anni dalla stimata fine dei lavori di costruzione dell’autostrada Siracusa-Gela, sono più le proteste e le inchieste maturate che i tratti realizzati”.
Lo scrive in una nota la segreteria provinciale della Cgil di Caltanissetta, in una nota a firma del segretario, Ignazio Giudice, che interviene sugli arresti scattati stamani a Messina per presunte tangenti su tre lotti della stessa autostrada. “La Cgil non si iscrive al coro giustizialista – afferma Giudice – ma prende atto di arresti eccellenti, di figure apicali della pubblica amministrazione, nominati dalla politica”, che richiamano ad una maggiore severità.
Se l’inchiesta dovesse confermare i sospetti di mazzette sui lotti dell’autostrada, per la Cgil resta anche il rammarico che con quei soldi delle tangenti si sarebbero potuti realizzare alcuni km in piu’ di carreggiata. La segreteria confederale del sindacato nisseno e le categorie degli edili (Fillea-Cgil) e dei trasporti (Filt-Cgil), hanno deciso di chiedere un incontro con l’assessore regionale alle infrastrutture e con il presidente del “Consorzio autostrade siciliane” (Cas), per “comprendere la destinazione dei progetti esecutivi” della Siracusa-Gela.
“La provincia di Caltanissetta – conclude – ha l’esigenza vitale di creare mobilita’ intelligente cosi’ da uscire dall’isolamento. Chi ha sbagliato deve pagare, la politica selezioni pero’ con piu’ rigore morale chi amministra il bene comune”.