Nell’ambito dei costanti controlli del territorio che i carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra svolgono nell’area nebroidea, con l’ausilio del reparto dei Carabinieri Cacciatori di Sicilia, i carabinieri della Stazione di San Fratello hanno arrestato, ieri pomeriggio, una coppia di giovani fratelli, di 31 e 21 anni, per detenzione di arma clandestina, parti di arma e munizioni.
I controlli hanno interessato l’area di San Fratello e le proprietà dei fratelli Benedetto e Giuseppe Lupica. I carabinieri hanno rinvenuto, abilmente occultato nel sottotetto di un casolare, un fucile clandestino cal. 12 “a canne mozze” , con matricola abrasa, modificato artigianalmente per aumentarne l’offensività. L’arma era in perfetto stato, pulita e lucidata, sicuramente tenuta con la massima cura dai proprietari.
Le attività di perquisizione sono state estese ai i terreni ed alle pertinenze in loro uso ed hanno permesso di rinvenire 58 cartucce cal. 12, compatibili con il calibro del fucile illegalmente detenuto, nascoste in vari contenitori occultati in punti diversi della proprietà dei fratelli. Alcune munizioni sono state trovate scavando vicino le recinzioni del terreno, altre tra gli attrezzi accatastati in un garage ed altre ancora celate all’interno di intercapedini ricavate nel sottotetto. Cercando accuratamente in tutti i possibili nascondigli, e` stato rinvenuto anche un manicotto di fucile, probabilmente facente parte di un’altra arma.
Il fucile ed il munizionamento sono stati posti in sequestro e saranno inviati al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per essere sottoposti ad accertamenti tecnici per verificare se l’arma sia stata utilizzata in occasione di altri reati e per risalire alla sua matricola. Per i due fratelli è scattato l’arresto in flagranza di reato a disposizione della Procura della Repubblica di Patti.
Nella giornata odierna, i due sono comparsi davanti all’A.G. di Patti, che ha convalidato l’arresto operato dai Carabinieri, ed il giudice all’esito dell’udienza ha applicato nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.