Il direttore della DIA Governale in visita a Messina

Il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Generale di Divisione Giuseppe Governale, ha visitato nella giornata odierna la Sezione Operativa di Messina. Ricevuto dal Capo Centro di Catania 1° Dirigente P.S. Renato Panvino, dal Capo Sezione V.Q.A. P.S. Michele Vila e dal personale tutto, il Direttore si è intrattenuto nell’articolazione peloritana nell’ottica della condivisione degli obiettivi istituzionali di lotta e contrasto al fenomeno mafioso.
Nell’occasione il Direttore ha altresì incontrato il Procuratore Capo della Repubblica di Messina Maurizio De Lucia, S.E. il Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi nonché il Generale di Corpo d’Armata Luigi Robisto, Cte Interregionale “Culqualber”.
Nel tracciare un bilancio dell’ultimo anno, sono stati messi in evidenza i risultati conseguiti dalla DIA nella provincia di Messina, sia nell’ambito dell’attività di polizia giudiziaria (da ultimo, l’operazione “TEKNO – Incentivi Progettuali” che ha portato all’esecuzioni di 12 misure cautelari ed al sequestro di oltre 1 milione di euro nei confronti di dirigenti e dipendenti del Consorzio delle Autostrade Siciliane, ovvero il sequestro penale preventivo del valore di 10 milioni di euro che ha interessato una nota società immobiliare), sia nell’ambito dell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati (nel solo 2017, su delega dell’A.G. o su iniziativa del Direttore della DIA, sono stati complessivamente sequestrati beni per un valore di 18 milioni di euro e confiscati beni per un valore di oltre 200 milioni di euro, mentre nel 2018 sono stati confiscati definitivamente beni per 50 milioni di euro), ponendo la massima attenzione alla proficua trattazione delle Segnalazione delle Operazioni Sospette ricevute dalla Banca d’Italia da cui spesso traggono origine le attività di maggiore interesse info investigativo.
Nondimeno, sul fronte del delicato settore dei monitoraggi e degli accessi ai cantieri, tesi a prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, è stato messo in risalto il trend positivo dell’attività svolta dall’Ufficio, evidenziando come nel solo 2017, oltre a tre accessi ai cantieri effettuati in concomitanza dei lavori pubblici prodromici al G7 di Taormina, siano stati adottati dalla Prefettura di Messina ben 47 provvedimenti interdittivi, anche grazie al contributo informativo fornito dalla Sezione nell’ambito delle istruttorie volte al rilascio delle certificazioni antimafia o all’iscrizione nella c.d. white list.
Per quanto concerne gli obiettivi strategici di medio-lungo periodo, il Direttore ha esortato il personale a proseguire lungo le direttrici che caratterizzano l’attività istituzionale della DIA: lo sviluppo di indagini di polizia giudiziaria, l’aggressione ai patrimoni mafiosi attraverso le misure di prevenzione patrimoniali, l’approfondimento di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette spesso indice di attività di riciclaggio e il monitoraggio degli appalti pubblici al fine di prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa.

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