Adesso toccherà alla Regione fare chiarezza sugli atti, quella stessa chiarezza che è mancata nell’arco di tutto questo tempo. L’assessorato regionale agli Enti locali ha inviato gli ispettori all’Atm, che nella giornata di lunedì hanno varcato la soglia dell’azienda di via La Farina per ritirare alcuni documenti in merito alla nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione.
Un’ispezione di routine, scaturita da un’interrogazione dei capigruppo di Dr e Megafono, Nino Carreri e Angelo Burrascano, circa la legittimità dell’atto con cui veniva proclamato il nuovo Cda. Tutto partirebbe dalla delibera approvata dal Consiglio Comunale il 14 febbraio 2012 che mette in stato di liquidazione Atm, atto che sin qui non è stato mai annullato e revocato. O meglio ci ha provato l’amministrazione qualche settimana fa, salvo poi ritirare la delibera per alcune incongruenze, ma molto presto gli atti torneranno ad essere discussi in aula.
Si tratta di due delibere che prevede l’adeguamento dell’Atm alla legge Madia, già applicata dall’amministrazione che ha nominato tre consiglieri anziché sette così come previsto dallo Statuto, fino all’abolizione della delibera del 2012 che prevede la messa in liquidazione dell’azienda. Su quest’ultimo punto, l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, aveva già sottolineato: “Questa delibera nasce dalla necessità di venire incontro al Consiglio Comunale, ci tengo a sottolineare che l’Atm non è mai stata in liquidazione – ha commentato – c’è stato un commissario prima straordinario e poi speciale, che però ha iniziato il proprio lavoro alcuni anni prima della delibera 11 C. Noi però vogliamo fugare ogni dubbio, il Consiglio si sente più sicuro e l’amministrazione ritirasse ogni ipotesi di messa in liquidazione, noi ci adeguiamo”.
Nella loro interrogazione, Carreri e Burrascano, sottolineavano che: “Alla base della revoca della liquidazione, i bilanci dell’A.T.M. (Azienda Trasporti Municipalizzata) di Messina, sostanzialmente dovrebbero “rispecchiare” una fase di rilancio dell’Azienda – Visti anche i rilievi fatti dalla Procura della Corte dei Conti e dal Collegio dei Revisori dei Conti sulla Società Partecipata. Ma a tutt’oggi i bilanci pregressi dell’A.T.M. (Azienda Trasporti Municipalizzata) di Messina, non sono stati nemmeno approvati ne tantomeno è stata presentata alcuna proposta di delibera di revoca di quella precedente che autorizzava la liquidazione della società ATM, la 11/C del 2012 al Consiglio Comunale. Su ciò esposto i Consiglieri Comunali sollecitano una risposta immediata all’interrogazione su menzionata così da poter avere contezza dei provvedimenti che intende intraprendere l’Amministrazione Comunale. Quando e se provvederà a presentare i bilanci non ancora approvati dell’A.T.M. (Azienda Trasporti Municipalizzata) di Messina che costituiscono documenti contabili necessari per il percorso di revoca della liquidazione della Partecipata A.T.M. e quando l’Amministrazione Comunale porterà in visione per l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, la proposta di delibera di revoca per la messa in liquidazione dell’A.T.M”. Interrogazione a cui l’amministrazione non ha risposto, così come a quella avanzata dagli stessi consiglieri lo scorso mese di ottobre sempre sullo stesso tema, ma adesso toccherà alla Regione valutare se ci sono state irregolarità oppure no.