Il centrosinistra uscito sonoramente sconfitto dalle elezioni del 4 marzo scorso prende sempre più le sembianze della classica barca che affonda su cui nessuno vuole salire, anzi, c’è pure chi è pronto già a balzarci via per mettersi in salvo.
Mancano le idee e forse anche il coraggio e l’intraprendenza politica per risollevarsi dalle ceneri di una sconfitta pesante, di un risultato negativo, ma ciò che a pensare è il silenzio e quella sensazione di totale immobilismo in cui sembra piombato il Partito Democratico all’indomani dell’ultima tornata elettorale.
Il problema è che il 10 giugno si vota, più di qualcuno è già in piena campagna elettorale e per un Pd costretto a rincorrere questa è la notizia peggiore. Inoltre si continua fare riunioni su riunioni, senza che esca il nome forte su cui puntare per le prossime elezioni. Una condizione che metterà il candidato alla poltrona di primo cittadino nelle condizioni di vestire i panni della classica vittima sacrificale.
E’ anche vero che da qualche parte toccherà pur ripartire, in questo senso serve un nome che da un lato possa scombinare le carte, mentre dall’altro possa far convergere su di se le anime del partito. L’idea di Franco De Domenico sta prendendo sempre più piede, anche perché non si può far finta di credere che sulla sua elezione all’Ars non pendano ben tre ricorsi.
Il profilo di De Domenico da più parti viene considerato l’unico in grado a poter ambire al ballottaggio, mentre rimane in piedi l’idea Saitta, nome molto più tiepido rispetto alle scorse settimane. Nonostante tutto si sta lavorando alle liste, il centrosinistra dovrebbe presentarne cinque ma resta il nodo degli alleati.
Picciolo ha presentato il proprio programma alla coalizione, ma l’ufficializzazione della candidatura di Dino Bramanti potrebbe accelerare quel processo di avvicinamento al centrodestra iniziato qualche settimana fa. Gianpiero D’Alia, così come accaduto in occasione delle Politiche, difficilmente si muoverà in prima persona presentando una propria lista. I Centristi potrebbero dunque rimpolpare le fila delle liste della coalizione.