Associazione Ferrovie siciliane prende posizione sul raddoppio ferroviario della tratta Messina Catania, compreso tra Fiumefreddo e Letojanni, che rischia di “tagliare” l’antica stazione di Taormina-Giardini.
“Negli ultimi giorni sui media – scrive il presidente Giovanni Russo – è stata riportata la notizia dell’incontro, avvenuto a Giardini Naxos, tra il sindaco della città e rappresentanti di Rfi, riguardo il raddoppio ferroviario della linea Messina-Catania compreso tra Fiumefreddo e Letojanni.
Come si ricorderà, il progetto definitivo, in corso di redazione, prevede la dismissione dell’attuale tratta e la realizzazione a monte, prevalentemente in galleria, di una nuova linea a doppio binario. In tal modo, la stazione di Taormina-Giardini si vedrebbe ‘tagliata fuori’ dal servizio ferroviario e verrebbe chiusa. Questa eventualità, più che concreta, dal momento che nello stesso progetto è prevista una nuova fermata sotterranea a servizio della sola città di Taormina, è stata più volte stigmatizzata dalla nostra Associazione. Vale la pena rammentare, tra le altre iniziative, la discussione tenutasi nell’ambito del convegno: ‘La Ferrovia Alcantara-Randazzo’ che abbiamo organizzato il 10 marzo 2017 proprio a Giardini.
Alla presenza di tutti gli interessati, tra cui lo stesso Sindaco ed i vertici regionali di Rfi, nonché amministratori della Valle Alcantara, venne per la prima volta rappresentata l’idea del mantenimento della linea storica insieme al nuovo tracciato. L’attuale linea costiera sarebbe rimasta collegata a quella veloce attraverso due interconnessioni: a nord in corrispondenza di Letojanni, come già previsto in progetto; a sud, in contrada Trappitello, con lo sfruttamento di parte della linea dismessa Alcantara-Randazzo.
In tal modo, si manterrebbe in esercizio non solo la bellissima stazione Taormina-Giardini, ma si potrebbe istituire un capillare servizio di trasporto pubblico locale coadiuvato dalla realizzazione di semplici fermate a basso costo lungo la linea. Due obiettivi importantissimi ai quali se ne potrebbe aggiungere un terzo: la riapertura all’esercizio commerciale dell’intera ferrovia Alcantara Randazzo, che potrebbe più agevolmente concretizzarsi.
Tutto ciò è stato ribadito in altre iniziative dell’Associazione Ferrovie Siciliane, fino all’incontro sopra citato del 2 marzo 2018 che ci ha visti partecipi. In quella occasione, Rfi ha preso atto della ferma posizione contraria del sindaco Lo Turco alla dismissione della tratta, recependo la nostra proposta di mantenimento come linea lenta interconnessa, al fine di un suo inserimento in sede di approvazione del progetto definitivo, che dovrebbe avvenire entro l’anno.
Un chiaro successo della nostra Associazione, talmente importante da spingere l’Associazione Ferrovia Valle Alcantara con sede a Randazzo a salire sul carro dei vincitori; si è arrivati persino a presentare l’idea come propria, attraverso frettolosi e imprecisi comunicati stampa. Esercizio consueto da parte di chi vede l’associazionismo soltanto come occasione di visibilità per conseguire finalità molto meno nobili della tutela e valorizzazione del patrimonio ferroviario della nostra regione.
Nei prossimi giorni – conclude Russo – abbiamo in calendario nuove occasioni di confronto sul territorio sia per il mantenimento all’esercizio della stazione di Taormina-Giardini che per il ripristino della ferrovia Alcantara-Randazzo”.
Associazione Ferrovie siciliane: "Salvare la stazione di Taormina-Giardini"
martedì 27 Marzo 2018 - 10:49