La sfida con l’Ercolanese ha il sapore di ciò che poteva essere e non è stato, del grande rimpianto per una risalita che si è fermata proprio sul più bello. Il Messina però vuole onorare la sfida con i campani, perché il primo obiettivo è finire il campionato nella miglior posizione possibile. Fino alla fine della stagione non ci sarà Giacomo Modica, stangato dal Giudice Sportivo che lo ha fermato fino a maggio.
Nella sala stampa del Celeste si presenta il vice, Michele Facciolo, che senza peli sulla lingua commenta così la stangata ai danni del tecnico giallorosso: “In questi ultimi tre mesi tra il rinvio del match di Acireale e la sosta forzata di tre settimane è successo di tutto. Abbiamo anche chiesto di spostare all’11 aprile la sfida con il Palazzolo ma ci è stato negato. Siamo però vivi, pronti per la prossima gara e le altre ravvicinate, non è questo che si ci spaventa. L’Ercolanese ha costruito il suo bottino più in casa che fuori, è una squadra con giocatori importanti a centrocampo e in attacco, pur mancando domani El Ouazni, il capocannoniere del girone. Squalifica di Modica? Trovarsi di fronte ad arbitri arroganti, andando a chiedere una spiegazione e sentendosi dire “vada fuori”, questo lo ha fatto arrabbiare. Dopo aver saputo dei due mesi di squalifica per un attimo ha detto anche, forse per la rabbia, che voleva tornarsene a casa. E’ una presa in giro anche se dovesse arrivare uno sconto di 15 giorni, così si toglie lavoro ad una persona che non dice mai un insulto a nessuno”.
Il recente passato però parla di un pareggio positivo ottenuto in casa dell’Igea Virtus: “A Barcellona abbiamo trovato un campo difficile per la pioggia su cui giocare, quelle situazioni create le abbiamo sbagliate proprio per dei controlli dei nostri giocatori. Per il calcio che vuole Giacomo un terreno così ci ha penalizzato, ma abbiamo fatto una buona prestazione, trovando di fronte un grande portiere, forse il migliore del girone”.
Per Facciolo i meriti di Modica sono sotto gli occhi di tutti: “Da quando siamo arrivati Giacomo ha fatto un grande lavoro sulla testa dei ragazzi e la gara di Barcellona è stata l’ennesima riprova dopo 20 giorni senza giocare partite, facendo soltanto amichevoli che lasciano il tempo che trovano. Il merito è suo che riesce a trovare sempre stimoli nei ragazzi. E’ bravo a toccare le corde giuste”.
Si torna a parlare anche dell’ingenuità di Prisco, espulso per aver fatto la pipì sul palo della porta del D’Alcontres: “Non ci sono molto parole, il ragazzo è stato ingenuo perché poteva dare altre spiegazioni anziché dire la verità, ma lì si è vista la sua naturalezza. Ne ha parlato tutta Italia, mentre il gruppo ha fatto qualche battuta scherzosa, ma finisce lì tra compagni. Un gesto così, però, fa sembrare che siamo dei dilettanti. Sono errori che si pagano e purtroppo è successo a noi”.