Il futuro dell’elipista di contrada Bongiovanni resta ad un bivio. Il progetto di utilizzo della struttura regalata alla città dal G7, non solo a scopo di emergenza, ma anche “commerciale – turistico” non è per nulla tramontato. Il percorso è impervio.
Gli uffici comunali sono chiamati, in questi giorni, a concludere l’iter che vedrebbe la superficie sfruttata solo per emergenze di protezione civile ed anche casi da curare all’ospedale “San Vincenzo”.
“In questo caso – spiega il capo dell’ufficio tecnico, Massimo Puglisi – sarebbe necessaria per chiudere l’iter solo la valutazione di impatto ambientale. Nell’eventualità si decidesse, invece, un indirizzo più turistico, allora il tragitto burocratico deve ricominciare da zero”.
Il simbolo tecnologico dell’arrivo dei grandi della terra non ha un futuro ben definito. Taormina rischia di perdere un’ulteriore possibilità di aprirsi a nuovi scenari turistici.
Mauro Romano