Bramanti replica a Trischitta: "Nessuna cena con i consiglieri, lui per anni stampella di Accorinti"

E’ ormai guerra aperta tra Giuseppe Trischitta e Dino Bramanti. L’ex capogruppo di Forza Italia, nella sua conferenza stampa di questa mattina in cui ha annunciato le proprie dimissioni da consigliere comunale, ha attaccato di nuovo il candidato del centrodestra. Oggetto del contendere, una cena tra l’ex direttore scientifico dell’Irccs, l’ex onorevole Francantonio Genovese e alcuni consiglieri comunali di Forza Italia, dalla quale sarebbero scaturite le linee guida per la campagna elettorale.

Ipotesi che Bramanti respinge fermamente:  “Continuo ad apprendere dalla stampa il variegato programma elettorale del candidato sindaco Pippo Trischitta: attaccare e denigrare Bramanti…. E’ monotematico nell’argomento ma molto creativo nell’inventare scenari che esistono solo nella sua testa. Stavolta ha addirittura inventato una fantomatica cena tra me, Genovese e alcuni consiglieri comunali con chissà quali obiettivi. Lo rassicuro che non c’è stata alcuna cena, né colazione, né pic nic, né alcun tipo di conviviale e nel contempo gli annuncio che sto provvedendo a querelarlo per porre fine alle prossime puntate del suo “fantasy”. Vorrei invece invitarlo a prestare maggiore attenzione alle condizioni disastrose di questa città ed a presentare proposte esattamente come sto facendo io. La sua ossessione per Genovese gli sta facendo perdere lucidità al punto da offendere anche i suoi colleghi consiglieri comunali con i quali ha portato avanti decine di battaglie in questi anni, condividendo ordini del giorno, mozioni di sfiducia, interrogazioni e spesso anche la stanza.  Dichiarando di non voler più sedersi nei banchi accanto a colleghi che conosce da anni offende storie personali e carriere specchiate”.

Bramanti poi non le manda a dire al proprio diretto avversario: “Quanto alla sua coerenza ed al suo essere sempre stato nello stesso partito gli ricordo che alle Regionali del 2012 si è candidato con Futuro e Libertà, formazione guidata da Fini dopo la rottura con Berlusconi, partito nel quale è stato fino alla primavera del 2013. Per non parlare di quante volte in questi 5 anni col suo voto ha fatto da stampella all’amministrazione Accorinti.  Trischitta si dedichi pure alla caccia alle streghe che tanto lo appassiona, io penso al futuro della mia città messa in ginocchio da chi, come lui, preferisce parlare, anzi, urlare, piuttosto che fare”.

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