Litorale di Galati, il demanio consegna le aree al Comune

“Un’altra azione positiva per la tutela della costa ionica della città”. È quanto evidenziato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, sottolineando che “sono state consegnate dal demanio marittimo al comune di Messina le aree del litorale di Galati Marina, dove adesso potranno partire i lavori già affidati all’impresa Gangi a seguito della gara di appalto espletata dall’ufficio del commissario. Partono così gli interventi del primo lotto che mirano a metterne in sicurezza l’abitato dove dal 2000 si registra una forte erosione. Una seconda fase è in attesa del parere dell’ARTA, che si spera di ottenere a breve, che si prevede possa iniziare nel periodo estivo, mentre l’ufficio del commissario sta sviluppando un terzo intervento definitivo che porrà fine all’erosione e darà inizio al ripascimento della spiaggia”.

Sostanzioso passo in avanti per i lavori di messa in sicurezza del litorale di Galati, interventi che la popolazione attende da diverso tempo. Da anni, infatti, gli abitanti della zona vivono con il rischio di veder le proprie case invase dalle acque a causa delle forti mareggiate, ma soprattutto per l’assenza di barriere che siano in grado di arginare le onde. Il mare continua  far paura, perché con il passare dei mesi la spiaggia si è notevolmente ridotta e con essa anche la distanza dalle case, ma un piano di interventi è già stato stabilito. Si tratta di tre operazioni, da 200mila euro complessivi le prime due e l’altra da 700mila, in grado di fornire una soluzione temporanea prima e definitiva poi.

L’ingegnere Armando Mellini del Dipartimento Patrimonio e Demanio, qualche giorno fa durante la seduta della commissione Lavori Pubblici ha spiegato: “5mila metri cubi a Galati ed altri 10mila vennero scaricati al largo di Tremestieri. Il fondale viene dragato quattro-cinque volte l’anno. Da ottobre ad oggi, due progetti ed un terzo in dirittura d’arrivo. Uno cantierato e appaltato per 200mila euro alla ditta Gangi impianti srl per realizzare scogliere in massi naturali a tutela dell’abitato, all’altro manca solo parere ambientale da 700mila per completare la scogliera radente dalla zona della Farmacia al torrente Galati”.

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