Amam, Termini in commissione vuota il sacco: rottura tra Cda e Cipollini

Una spaccatura profonda all’interno dell’Amam, da una parte il consiglio d’amministrazione, dall’altra il direttore generale Claudio Cipollini. Il protagonista Leonardo Termini è il protagonista del giorno in un’infuocata seduta della commissione lavori pubblici presieduta da Carlo Cantali, in cui è stata fatta l’ennesima operazione verità su tutto ciò che riguarda la società del viale Giostra.

Una situazione che Termini spiega così: “Tutto nasce da alcune azioni poste da Amam, come la gestione dei serbatoi o delle sorgive piuttosto che dal recupero dei crediti. Ma soprattutto per la gestione informatica, ad oggi trovo clamoroso che a un soggetto esterno all’azienda porti avanti il servizio senza che abbia alcun contratto e quindi in modo illegittimo. Qui dall’azienda si esce dalla porta e si entra dalla finestra”.

Termini rivendica le azioni fatte negli ultimi anni volte alla gestione trasparente dell’azienda: “Non faccio propaganda, non ho bisogno di pubblicizzare nulla. Da due anni faccio azioni di denuncia e tutela dell’azienda, che ci sia una scollatura dall’ingresso del nuovo direttore generale è un dato di fatto. Molti quesiti da me posti non hanno avuto alcuna risposta, penso ad esempio al recupero dei crediti, siamo andati avanti con gli atti amministrativi fatti dall’ingegnere La Rosa, da lì siamo andati avanti ma non c’è stato alcun passo in avanti”.

Termini poi aggiunge: “Sulla carta il sistema informatico dovrebbe avere il responsabile, in realtà ci sono molti dati di cui non siamo in possesso. Io invito a tutti a prendere coscienza di ciò che è stato fatto e di calibrare bene tutti gli attacchi che vengono fatti nei miei confronti e in quelli del Cda”.

In aula, tra i vari interventi, anche il consigliere Angelo Burrascano ha alzato la voce: “Amam ha assunto gli ex dipendenti Feluca senza bando o concorso, stiamo parlando di cento posti di lavoro su questo punto è necessario fare luce”.

Antonio Macauda

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