Il progetto Capacity è una delle armi usate dall’amministrazione Accorinti sull’annosa questione del risanamento. Una delle aree che maggiormente necessità di interventi è quella di Fondo Saccà, verso cui molto si è parlato nell’arco di questi anni. 2,3 milioni stanziati per permettere agli abitanti di una delle zone più disagiate della città, di poter acquistare una casa e poter finalmente iniziare uno stile di vita migliore. Serve però pazienza, le graduatorie e la burocrazia devono avere il loro tempo.
Il degrado però rimane e a pagarne le conseguente sono chi continua a vivere in condizioni a dir poco precarie. Come il caso della famiglia che ieri è stata ascoltata dalla presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile e oggi si è recata dall’assessore al risanamento, Sebastiano Pino, denunciando un’autentica invasione di zecche e parassiti all’interno dell’abitazione. Evidenti i morsi nelle mani mostrati da una delle figlie, uno scenario di profondo disagio ma soprattutto di pericolo per le condizioni igienico-sanitarie di chi è costretto ad affrontarle quotidianamente insieme ai propri cinque figli. La famiglia denuncia da tempo l’abbandono da parte delle istituzioni, secondo loro a Palazzo Zanca c’è chi era a conoscenza della situazione ma non è intervenuto.
L’assessore Pino spiega: “La famiglia in questione è in graduatoria, quindi presto avrà la casa. Abbiamo attivato l’assistenza sociale, il dirigente Signorelli ha già incaricato una squadra che dovrà eseguire gli interventi di disinfestazione, infine il dipartimento Servizi Sociali si è mosso affinchè questi cittadini abbiano tutto il sostegno necessario. Si tratta di pazientare ancora pochi mesi, stiamo parlando di un’area che versa in uno stato di degrado ormai da decenni. Ritengo che i cittadini, anzi, debbano apprezzare l’impegno di un’amministrazione che sta finalmente apprezzando queste problematiche e se non lo so si fa vuol dire allora che siamo davanti ad alcune strumentalizzazioni”.