Ritrovarsi sotto di due gol al 40’, rimontare fino al 4-2 all’86’ per poi subire un rocambolesco 4-4 nel recupero. Questo il folle pomeriggio del “Franco Scoglio”, dove Messina e Palmese si dividono la posa in palio al termine di 95 minuti emozionati, ma che nulla hanno a che fare con la logica. I giallorossi hanno mostrato due volti, timidi ed impacciati nella prima frazione, ma nella ripresa hanno dato ritmo e intensità alla manovra, tanto da rimontare il doppio vantaggio calabrese. Poi un inspiegabile blackout nei minuti finale è costato un successo che sembrava ormai cosa fatta.
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca anche a Michele Facciolo: “Siamo amareggiati, abbiamo vanificato un ottimo secondo tempo sotto il profilo del gioco espresso, delle conclusioni e delle occasioni. Purtroppo dopo il 4-2 è calata l’attenzione e non ci possiamo permettere queste pause, abbiamo preso un gol evitabilissimo proprio allo scadere”.
Anche Facciolo ha visto un Messina dai volti: “La partita era indirizzata, abbiamo costruito dieci situazioni da gol, ci hanno dato un rigore ma ce n’era un altro, oggi non abbiamo vinto per una questione di concentrazione e di cattiveria. Noi vogliamo vincere le partite, non vogliamo fare le passeggiate, i giovani hanno avuto spazio, il mister ne darà ancora ma non possiamo far regali a nessuno, il mister lavora sempre per vincere”.
Nessun alibi quindi, il tecnico in seconda dei peloritani non si attacca neanche ai problemi logistici vissuti in settimana: “I problemi non hanno influito, altrimenti non si spiegherebbe l’ottima ripresa giocata. Nel primo tempo c’ero ritmi bassi, loro ci mettevano in difficoltà con queste palle lunghe e la squadra si abbassava, lì dovevamo ricominciare a giocare ed essere più propositivi ed incisivi sotto l’aspetto del palleggio. Nel secondo tempo ci siamo alzati di 20 metri, pressavamo più alto e recuperavamo palla più vicino la loro porta, siamo riusciti a spingere di più con Inzoudine e Cozzolino”.
Ad iniziare la rimonta è stato un gol di Migliorini, evento raro in una stagione in cui al Messina sono mancati i gol dei centrocampisti: “Finora hanno segnato solo Migliorini e Pezzella, forse si pensa più a lavorare per il compagnoe non si ha la cattiveria per tentare la giocata. Nel primo tempo facevamo sempre cross lunghi sul secondo palo per l’inserimento della mezzala che non avveniva, questo ti penalizza perché non si po’ sempre sperare nel gol dell’attaccante. I centrocampisti devono cercare di più il gol”.