Accorinti cosa farà con il tesoretto di 300mila euro?

Ha tempo fino all’11 maggio 2018 per devolvere in beneficenza il “tesoretto” che ha messo da parte. Poi non sarà possibile fare “dazioni” di denaro altrimenti rischia di finire sotto indagine. Renato Accorinti durante la precedente campagna elettorale ha annunziato che avrebbe rinunciato alla sua indennità da sindaco, o per essere più chiari all’eccedente rispetto al suo stipendio da docente.

Fatti due conti, considerato che il sindaco di Messina ha un’indennità di oltre 7mila euro, e tenuto conto che un docente con 30 anni di carriera alle spalle guadagna poco più di 2mila euro, Accorinti avrebbe accontonato circa 300mila euro.

Un calcolo approssimativo che tiene conto di circa 5mila euro al mese, messi da parte per 60 mensilità, quanto la durata dalla sindacatura. Renato Accorinti su questo argomento è stato ripetutamente attaccato dagli avversari politici, dal momento che non aveva specificato che i soldi li avrebbe devoluti a fine mandato. Adesso ci stiamo avvicinando alla data fatidica e ci si chiede cosa farà il primo cittadino con quei soldi.

Li spenderà a Messina per i bisognosi, oppure li investirà all’estero, magari in Tibet, dove si dice voglia finanziare una scuola? Interrogativi ai quali il sindaco dovrà dare una risposta entro la data di presentazione delle candidature se non vuole inciampare nelle maglie della giustizia.

E’ ovvio che qualsiasi cosa deciderà di fare, si tratterà di uno spot elettorale dal momento che Accorinti ha deciso di candidarsi ancora una volta alla carica di sindaco di Messina.

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