“Nonostante i numerosi comunicati che la Lega ha, anche a mezzo stampa, reso pubblici, nonostante l’invito al dialogo ed alla condivisione delle proprie idee politiche, l’aristocrazia partitico-familiare della nostra città non ha avuto il buonsenso di sedere ad un tavolo comune per i partiti della coalizione di centro destra, al fine di trovare soluzioni ed accordi relativi al futuro candidato alla carica di Primo cittadino. La tracotanza con la quale, ancor prima di verificare il polso della città, i partiti alleati, nel buio di riservati saloni, danno per certo il risultato elettorale del prossimo giugno, senza avere, nel dialogo e nel confronto degli attori politici del centro destra, trovato una soluzione comune, condivisa etrasparente, è priva di lungimiranza politica”.
A dichiararlo è il deputato nazionale della Lega, Carmelo Lo Monte, che ha criticato l’atteggiamento del centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative del 10 maggio. Lo Monte ha poi aggiunto: “Allo stato dei fatti la Lega si ritiene svincolata da qualsivoglia vincolo con i partiti appartenenti alla coalizione che tanti frutti e tante soddisfazioni ha generato nei più recenti appuntamenti elettorali. Nel silenzio assordante proveniente dagli alleati, la Lega ritiene al momento di poter valutare autonomamente il proprio futuro politico. La consapevolezza della necessità di dialogo, ancor più nella realtà della nostra città, che allo stato appare sempre più frammentata e priva di qualsivoglia parvenza di programmazione politica, determina la Lega a profondere qualsiasi sforzo per dialogare anche con forze politiche diverse da quelle alle quali si è, finora, accompagnata, nella speranza di trovare orecchie più propense all’ascolto. Dagli interlocutori la Lega, per coerenza con la propria identità, si riserva di escludere la coalizione di centro sinistra, anch’essa nascosta in saloni accademici, nei quali simonie e graduatorie restano assi portanti di ragionamenti, per forza di cose, poco trasparenti. La Lega, pertanto, vista la logica che accomuna questi salotti, privi di reale dibattito politico, figli di una logica opportunistica, basata su scambi di favori e di utilità e non di idee, si ritiene libera di potersi, politicamente, autodeterminare”.
Lo Monte poi conclude: “Perché non si possa dire che, aspettando risposte che tardano ad arrivare, la Lega sia rimasta intrappolata nell’attesa di un cambiamento. Viceversa la Lega, consapevole delle necessità rappresentata alle urne dai propri elettori, sente il bisogno di dover dare voce a quanti hanno riposto fiducia nella identità pragmatica e realista del partito. Per questo, stante il mutismo degli alleati, la Lega si riserva la scelta del candidato a Sindaco, individuandolo tra i propri rappresentanti o tra quelli già proposti. In data 29 Aprile la Lega, dinanzi ai propri simpatizzanti, nella più larga condivisione dei programmi e dei progetti per la città, concluderà la riflessione già avviata per la scelta del proprio candidato Sindaco”.