La rivoluzione rosa di Pippo Trischitta parte da Maria Grazia Saccà, assessore designato al Patrimonio e alle Pari Opportunità per il Comune di Messina. In questi ultimi anni, nelle vesti di capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Trischitta ha più volte attaccato l’amministrazione Accorinti, puntando il dito contro la poca presenza femminile all’interno della Giunta. Eccezion fatta per il periodo vissuto insieme da Daniela Ursino e da Nina Santisi, che a sua volta ha sostituito Patrizia Panarello, le quote rosa all’interno dell’amministrazione negli ultimi cinque anni non sono state molto rispettate, nonostante i proclami sulla parità promossi dallo stesso Accorinti.
Trischitta però vuole puntare anche sulla qualità, in questo senso la nomina di Maria Grazia Saccà sembra offrire particolari garanzie. Da avvocato ha difeso le pari opportunità in molte occasioni, mentre politicamente vanta un’esperienza come consigliere comunale d’opposizione nella consiliatura che è tutt’ora in corso a Roccalumera. Lo stesso Trischitta poi aggiunge: “L’avvocato Saccà è anche curatore fallimentare e mediatore familiare, difensore d’ufficio del Tribunale per i minori, ma si è occupata anche di donne vittime di violenza. Il suo curriculum parla da solo, sarà un’ottima risorsa per tutto il Comune. Gestione del patrimonio? Vogliamo riqualificare quei beni immobili che sono in disuso da troppo tempo. Attraverso la riapertura dell’Ufficio Programmi Complessi faremo il contrario di quello che è stato fatto finora, visto che i progetti vengono presentati dopo l’individuazione dei bandi. Puntiamo invece ad una progettazione continua, in modo tale da non rischiare di perdere finanziamenti, ad esempio i PON FESR che servono proprio per la riqualificazione degli edifici e delle aree urbane”.
L’avvocato Saccà sarà dunque una punte di diamante dell’eventuale Giunta Trischitta: “Sono stata scelta per la mia esperienza, esercito a Messina dal 1990 – ha commentato Maria Grazia Saccà – nel Comune di Roccalumera mi sono battuta per i contenziosi, soprattutto per l’equità della rotazione degli incarichi tra i colleghi affinchè ognuno possa esprimere al meglio le proprie capacità”.