Sbarchi da record in Italia, come non se ne vedevano ormai da mesi. Nelle ultime 48 ore sono state salvate quasi 1400 persone dalle acque del Mediterraneo, cifre da capogiro se si considera il ristrettissimo arco temporale in cui tutto ciò ha avuto luogo. Un evento tra l’altro abbastanza insolito se teniamo conto del brusco calo degli sbarchi che si è avuto a seguito della stretta sui migranti attuata lo scorso anno dal ministro uscente Marco Minniti: negli ultimi mesi si era infatti registrato un calo degli sbarchi dell’80%.
Diversi sono i motivi che stanno alla base di questa nuova impennata, ma che trovano un comune denominatore in una figura: Khalifa Haftar. Sembrerebbe infatti essere morto per una grave malattia il generale Khalifa Haftar, noto anche con l’appellativo di uomo forte della Cirenaica, che per mesi aveva combattuto gli integralisti islamici che avevano preso il controllo della Cirenaica, regione geografica della Libia orientale. Durante la sua reggenza infatti era stata attuata una dura repressione nei confronti dei terroristi islamici, grazie alla quale era riuscito a portare una certa stabilità all’interno delle aree che erano sotto il suo controllo.
Adesso l’evento della sua morte molto probabilmente aprirà un nuovo capitolo cupo in Libia, dato che il generale garantiva un ferreo controllo su una zona ampia del paese. E infatti a distanza di pochi giorni dalla sua presunta morte il numero due del generale, il capo di Stato maggiore Abdel Razzak al Nadouri, è stato già preso di mira dagli integralisti islamici: un’autobomba è esplosa durante il passaggio del convoglio che trasportava il capo di Stato maggiore dell’Esercito nazionale libico; Abdel Razzak al Nadouri è riuscito a salvarsi.
Tornando allo sbarco verificatosi lo scorso weekend, 538 migranti a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranée sono appena giunti nel porto di Trapani; 93 sono stati trasferiti ieri a Pozzallo da una nave militare; 500 sono attualmente sulla nave tedesca di Eunavformed e a breve giungeranno a Catania. Al momento ignota la destinazione dei restanti 228 migranti, che al momento sono ripartiti tra la Proactiva Open Arms e la Seawatch che hanno tratto loro in salvo.
Stando a fonti della Marina libica, al momento sono state recuperate 11 salme, anche se il bilancio sembrerebbe essere destinato ad aumentare dato che si contano diversi dispersi; altri 263 migranti sono stati invece salvati e riportati in Libia.