Il bando è pronto, servono solo gli ultimi passi burocratici, poi saranno inviate le circolari a tutti i presidi delle scuole, a loro la scelta definitiva se far partire il servizio il 2 maggio oppure il prossimo mese di ottobre. Quello che importa è che la refezione scolastica ci sarà in modo continuativo fino all’anno scolastico 2019-2020, basta provvedimenti-toppa come minibandi o proroghe, il Comune di Messina ha indetto la gara europea per un valore di oltre 2 milioni di euro. Ad aggiudicarsela è stata la società La Cascina con il supporto della Ristora Food Service con il ribasso del 29 %.
Una notizia attesa per mesi dagli ottanta lavoratori del settore, ma anche dai genitori degli alunni delle scuole elementari cittadine. Adesso dovranno essere proprio loro ad informarsi nelle segreterie degli istituti scolastici per ricevere eventuali esenzioni, lo schema confermato dalla giunta rimane quello prodotto dall’ex assessore Patrizia Panarello nel 2014. Si chiude quindi nel migliore dei modi una delle pagine con cui si è spesso dovuta confrontare l’amministrazione comunale, che fino alla fine ha portato avanti l’idea che quello della mensa sia un servizio essenziale da garantire ad ogni costo, nonostante la legge dica ben altro.
A questo proposito l’assessore Federico Alagna ha sottolineato: “Che un Comune stanzi 2 milioni di euro per un servizio ritenuto non divisibile dalla legge non è un fattore scontato – ha dichiarato – noi abbiamo perseguito un concetto, cioè quello che per noi la mensa va garantita, ho sentito il peso del futuro di ottanta lavoratori con cui mi sono sempre confrontato con serenità anche nei momenti più difficili. Questo perché loro hanno capito che da parte mia c’era tutta la voglia affinchè si risolvesse tutto per il meglio. Dall’ultimo studio di Save the Children si denota come un bambino su due non ha la mensa, mentre in Sicilia il tasso è addirittura dell’80%”.
Un provvedimento che però ha sollevato qualche polemica, soprattutto per i tempi con cui si è arrivati alla conclusione della vicenda, i maligni hanno sentito puzza di “azione elettorale”. Su questo punto però Alagna ribatte: “La gara europea è partita il 16 novembre, questi sono i tempi tecnici per essere espletata, non vi è alcun secondo fine. Anzi, chi verrà dopo troverà un servizio che prima non era garantito con regolarità. Avremmo potuto fare delle minigare, sarebbe stato un procedimento molto più rapido ma non avremmo risolto il problema”.