E matrimonio fu. Daniele Zuccarello fa un passo indietro e decide di aderire al progetto politico del centrodestra, al fianco di Dino Bramanti.
Uno sposalizio politico in piena regola, con tanto di stretta di mano e firma sull’ennesimo patto per la Città. La speranza dell’entourage di Bramanti è che questo accordo si riveli molto piu stabile rispetto a quello sottoscritto con Cateno De Luca.
A fare da testimoni gli esponenti di Missione Messina, il movimento fondato dallo stesso Zuccarello nel 2014. Per il consigliere comunale uscente si tratta di un passo indietro in piena regola, visto che lui stesso era stato uno dei primi a sciogliere le riserve sulla volontà di candidarsi come futuro sindaco. Il retrofront però era prevedibile, ma Zuccarello aveva aperto alla possibilità che Missione Messina andasse avanti con la propria lista.
Inveceil movimento dovrebbe “prestare” qualche nome alle liste che supportano l’ex direttore scientifico dell’Irccs. Zuccarello ha spiegato cosi i motivi della propria scelta: “Sono stato un consigliere atipico, ho portato avanti progetti senza badare al colore politico ma solo per la città. A marzo ho presentato i trenta punti programmatici di Missione Messina, gli unici a portare avanti proposte in una campagna elettorale in cui stanno volando solo accuse e insulti. Con il professore si è subito instaurato un certo feeling, alla base del dialogo non ci sono promesse su su poltrone e incarichi, ma solo proposte per lo sviluppo della città che amiamo”.
Bramanti aggiunge: “Fin dal primo momento ho detto che il mio progetto politico avrebbe guardato all’inclusione e alla condivisione dei programmi. All’inizio sono stato criticato per questo, ma adesso si stanno raccogliendo i frutti”.
Tutto questo sotto lo sguardo vigile di Nino Germana’, uno dei grandi sostenitori del progetto Bramanti, ma anche punto di riferimento politico dello stesso Zuccarello.