Nessuna speranza per l’integrazione tariffaria Atm Messina-Metroferrovia, l’Ars boccia l’art. 6 della Finanziaria a favore del biglietto integrato ferro-gomma.
“La politica regionale ponga subito rimedio alla bocciatura dell’art. 6 che di fatto presentava risorse già insufficienti rispetto alle proposte iniziali e alle necessità del progetto – secondo la Uiltrasporti – si è persa l’ennesima occasione e l’integrazione dei servizi di trasporto nell’isola senza il biglietto unico resta solo utopia e propaganda elettorale.
“Si ferma in aula la possibilità di realizzare il biglietto unico integrato nelle realtà metropolitane della Sicilia e quindi naufraga anche l’ennesima possibilità di rilancio della Metroferrovia Giampilieri-Messina – dichiara Michele Barresi segretario Uiltrasporti Sicilia – che avrebbe dato una svolta importante sia per il rilancio del trasporto pubblico locale sia per il servizio offerto
all’utenza.
Il progetto ,che doveva avere durata 24 mesi a partire da settembre 2018 , consentiva nelle intenzioni del governo di compensare con risorse pubbliche le minori entrate delle aziende che integrando il biglietto favorivano un servizio di inter modalità e tariffe più basse all’utenza . “Ci risulta che in commissione fosse stato proposto dal Governo regionale un finanziamento ben maggiore rispetto ai 500 mila euro a copertura di 24 mesi previsti nell’articolo 6 bocciato in aula – commenta Barresi della Uiltrasporti- ovviamente una cifra irrisoria per poter consentire la sostenibilità di un progetto di per se importante e fondamentale nell’ambito del l’attuazione del piano trasporti regionale.
Di fatto viene ad essere bocciata soprattutto la Metroferrovia di Messina – continua la Uiltrasporti – che da sempre stenta a decollare e che da sola , secondo uno studio del sindacato , avrebbe richiesto per l’integrazione tariffaria tra Atm e Trenitalia un finanziamento di circa 200mila euro l’anno.
Ad
oggi senza finanziamenti regionali l’unica possibilità resta l’uso dei fondi Pon – Metro in buona parte però già destinati ad altri importanti progetti di mobilità cittadina. È chiaro che senza risorse adeguate a sostegno del biglietto unico Metroferrovia- Atm gli oltre 110 mila cittadini messinesi della zona sud della città continueranno a preferire il mezzo privato all’uso del servizio pubblico di trasporto, e questo – conclude Barresi – rappresenta la cartina di tornasole dell’incisività della politica regionale e ci riporta alla realtà rispetto ai proclami e ai progetti futuristici che le campagne elettorali ci consegnano giornalmente”.