Per Diventerà Bellissima e il gruppo Germanà il caso è chiuso, ma per l’area Genovese la partita è ancora da giocare. A poco più di una settimana dalla presentazione ufficiale delle liste, il centrodestra continua a discutere sulle candidature alle presidenze della IV o V Circoscrizione, diventate una vera e propria matassa sempre più difficile da sbrogliare giorno dopo giorno. Ieri c’è stata una riunione di coalizione alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Ruggiero Razza, giunto in città per una manifestazione a sostegno del candidato sindaco Dino Bramanti, che ha dato la propria benedizione alla candidatura di Francesco Armone alla presidenza della IV Circoscrizione.
La volontà del movimento creato dal Governatore Musumeci è quello di puntare su un giovane di belle speranze, attivo e conosciuto nell’ambito della politica universitaria. Ma soprattutto c’è la volontà di far prevalere lo spirito di coalizione e quindi evitare i monopoli elettorale, esattamente quello che accadrebbe qualora venissero concesse tutte e sei le presidenze circoscrizione all’area Genovese. Quest’ultima, però, non sembra aver digerito l’intromissione di Razza su questioni politiche locali, così come continua a restare ferma sulle proprie convinzioni e sui propri numeri, che parlano di forza elettorale che gli consente di poter fare la voce grossa all’interno della coalizione.
Il centrodestra nella IV Circoscrizione già si presenta spaccato, vista la corsa solitaria di Maria Fernanda Gervasi, ed una candidatura ritenuta debole come quella di Armone, regalerebbe la vittoria al centrosinistra guidato da Dino Smedile oppure al Movimento 5 Stelle, che ha schierato Renato Coletta. Per questo il nome alternativo rimane quello di Alessio Mancuso. Discorso simile per la presidenza della V Circoscrizione, dove l’area Germanà continua a proporre il nome di un altro giovane proveniente dal mondo universitario come Ivan Cutè. Anche qui, l’area Genovese non sembra affatto convinta dalla bontà elettorale della scelta, ritenuta troppo azzardata.
Il nome alternativo rimane quello di Paolo Barbera, consigliere uscente, ma nelle ultime ore si sta facendo largo l’ipotesi Peppe Alessi, anch’egli uscente, che reciterebbe il classico ruolo del terzo che gode tra i due litiganti. Il problema è il tempo, perché gli avversari elettorali si stanno già muovendo, la situazione non sembra di facile soluzione e l’ipotesi di una spaccatura in cui ognuno vada per la propria strada si fa sempre possibile.