Mancano poche ore alla sfida decisiva con Capo d’Orlando che stasera alle 20.30 si gioca il massimo obiettivo, cioè la salvezza, su un campo estremamente difficile come quello di una formazione talentuosa e atletica come la Vanoli Cremona di coach Sacchetti.
Sarà una partita indubbiamente impegnativa per diversi fattori, primo tra tutti quello emotivo, oltre alle difficoltà tecniche che imporrà la gara e le condizioni sicuramente non ottimali del roster paladino, che però ha dimostrato di voler far fronte a qualsiasi avversità nella straordinaria rimonta contro la Red October Cantù.
Il destino dei paladini passa da una vittoria al “PalaRadi”, in attesa anche di un risultato positivo da Sassari, che riceverà la Vuelle Pesaro. Ma prima di tutto bisogna pensare a conquistare un successo che non ha nulla di scontato.
“Credo che la squadra finora abbia fatto un grandissimo lavoro con problemi fisici e infortuni e una situazione molto difficile e un sacco di partite perse – afferma coach Andrea Mazzon -. Abbiamo incontrato tante squadre che faranno i playoff, i campioni d’Italia, abbiamo battuto Cantù che è squadra nettamente superiore a noi per budget e organico. I miei ragazzi hanno dimostrato orgoglio superando tante avversità e domani, adesso abbiamo questa opportunità e ce la giocheremo.
Sappiamo che affronteremo una squadra molto forte, che indubbiamente ha un organico da primi posti, che ha battuto un’ottima squadra come Brescia. In queste settimane i ragazzi sono stati molto bravi a seguire certe indicazioni, abbiamo lavorato molto duramente, con due o tre allenamenti al giorno e questa cosa ha pagato. Adesso proviamo a fare un miracolo.
Se quando sono arrivato a Capo d’Orlando mi avessero detto che avremmo battuto squadre come Brindisi e Cantù e giocato fino all’ultimo secondo con super squadre non ci avrei creduto. Come non avrei mai creduto che Pesaro avrebbe battuto in serie Milano e Venezia. Con Venezia ci poteva anche stare, vista la situazione, ma con Milano è stata una partita strana.
Ci mancheranno due giocatori del quintetto come Likhodey e Knox, ma queste sono partite speciali e possono esserci protagonisti inattesi, anche tra i ragazzi che finora hanno giocato meno.
Domenica al ‘PalaSikeliArchivi’ è stato fantastico. Tutti si sono resi conto dell’intensità e mentalità abbiamo messo in campo – conclude il tecnico di Capo d’Orlando – spero di rivivere quelle sensazioni, quella vicinanza col pubblico che è molto rara nella pallacanestro italiana”.