EleMe, inizia la campagna elettorale di Bramanti: "Vogliamo raccogliere il consenso dei messinesi delusi"

Antonio Macauda

EleMe, inizia la campagna elettorale di Bramanti: "Vogliamo raccogliere il consenso dei messinesi delusi"

sabato 19 Maggio 2018 - 15:16

Da “bittersweet simphony” dei Verve, al classico “si può dare di più” del trio Morandi-Tozzi-Ruggeri, ecco le colonne sonore della campagna elettorale di Dino Bramanti, che oggi ha avuto la propria partenza ufficiale. In un Palacultura gremito, il candidato sindaco del centrodestra ha fatto gli onori di casa, attendendo il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, e del Presidente della Regione, Nello Musumeci.

Un momento in cui Bramanti ha potuto rinforzare i concetti del proprio mandato  politico, basato sul servizio che il mondo civico dà alla politica che non sarà relegata ad un ruolo di secondo piano. In platea non mancano i big, da Francantonio Genovese fino ad Enzo Garofalo, passando ai deputati regionali Elvira Amata e Pino Galluzzo, ma anche la deputata nazionale Matilde Siracusano la senatrice Urania Papatheu.

Bramanti però non si prende la scena, anzi nomina uno per uno i candidati delle liste del centrodestra che lo sostengono, fa salire sul palco tutti e sei i candidati alle presidenze circoscrizionali, fino agli assessori designati, vale a dire Pino Falzea, Rosaria Maira e Mario Ceraolo. Unico assente, Carlo Mazzù che si trova fuori città per motivi personali. Dino Bramanti però non nasconde la propria emozione, figlia dell’abbraccio caloroso ricevuto dai tantissimi sostenitori: “Tutte queste persone oggi qui presenti rappresentano un ottimo punto di partenza, i presupposti sono tutti positivi. Sento grande entusiasmo attorno a me e al progetto che sto portando avanti. Il programma sarà ultimato, ma ci sono tante persone competenti che daranno il loro supporto per far si che la città abbia risposte immediate, ma anche sul lungo periodo”.

Bramanti dunque si dice ottimista per l’esito elettorale: “Punto al consenso dei messinesi, di quesi messinesi scettici che non vogliono votare, la scleta del civismo è stata dettata proprio da questo motivo, dobbiamo far capire che il nostro è un servizio che diamo alal città, senza doppi fini e volontà di far carriera. Guardate il curriculum di ogni candidato o assessore, difficilmente potrete darmi torto”.

La politica però non sarà messa in un angolino: “Io ad un certo punto ho deciso di fermare la mia carriera per mettermi al servizio della città, dobbiamo fermare il voto di protesta che a Messina ha già mostrato i suoi volti. La politica sarà fondamentale nel mettere in pratica tutte le proposte che faremo una volta insediati”.