Per i più maliziosi è chiamato volgarmente salto della quaglia, un passaggio da un lato all’altro dello schema politico dettato più per motivi di opportunità politica che da questioni strettamente ideologiche. Per altri è semplicemente un normale risvolto di una politica che ha ormai superato gli steccati ideologici, per trovare il progetto politico più confacente all’esperienza maturata negli ultimi anni. In qualunque modo la si vuol vedere, il numero di aspiranti consiglieri comunali che cinque anni fa si sono presentati a sostegno di uno schieramento diverso rispetto a quello attuale rimane elevato.
Tra le fila del centrodestra, ad esempio, pesa come un macigno la scelta attuata da Francantonio Genovese di passare dal Pd a Forza Italia, portando con se tutti i consiglieri comunali a lui vicini. Da qui le candidature di Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano, Simona Contestabile, Carlo Cantali, Pietro Iannello, ma anche di Paolo Saglimbeni, che dopo aver portato in passato l’acqua ai mulini del centrosinistra, si ritrovano adesso a sostegno di Bramanti. Particolare il caso di Pippo Isgrò, assessore ai tempi della Giunta Buzzanca, salvo poi passare alla corte di Peppe Picciolo fino alle scorse elezioni politiche del 4 marzo, quando chiedeva il sostegno del il centrosinistra.
La candidatura a sindaco di Dino Bramanti però lo ha fatto tornare alla casa madre. Fino alla candidatura nella lista che è diretta espressione dell’ex direttore scientifico dell’Irccs. Ha salutato i centristi e con essi anche il loro leader, Giampiero D’Alia, anche l’a consigliera uscente Mariella Perrone, cinque anni fa eletta nell’Udc a sostegno di Felice Calabrò, ma adesso al fianco di Bramanti nella lista Peloro 2023. In Forza Italia trova spazio anche la consigliera uscente, Rita La Paglia, eletta in quota Picciolo ma da qualche mese passata alla corte del deputato regionale Tommaso Calderone. Nella lista dei Popolari-Autonomisti spicca il nome di Marcello Greco, che dopo gli anni passati negli scranni dell’Ars a sostegno del Governo Crocetta, adesso tenta il ritorno in Consiglio Comunale con il centrodestra. Lo stesso percorso fatto da Salvatore Serra, subentrato in consiglio comunale pochi mesi per rappresentare i Dr, ma adesso tenta la conferma nella lista “Bramanti Sindaco”.
Correrà nella lista formata da Nino Germanà, Insieme X Messina, Daniele Zuccarello, che cinque anni fa fu eletto nella lista Progressisti Democratici. Nel centrosinistra il nome più discusso è senza dubbio quello di Lucy Fenech, che per cinque anni ha guidato il gruppo di Cambiamo Messina dal Basso in Consiglio Comunale. Per lei adesso non c’è soltanto la candidatura nella lista del sindaco, ma addirittura è arrivata la designazione come eventuale assessore della squadra di Antonio Saitta, facendo ribollire di rabbia tutto il mondo accorintiano che ha gridato all’alto tradimento. Da tempo, ormai, fa parte del centrosinistra anche Michele Bisignano, già assessore provinciale nella giunta provinciale di centrodestra guidata da Nanni Ricevuto: il suo nome fa parte della lista Impegno Civico.
Nella lista di Sicilia Futura trova spazio anche Enrico Bivona, già consigliere provinciale ai tempi del Pdl e compagno di coalizione con Nino Previti, adesso candidato in Libera Me. Anche gli accorintiani hanno fatto acquisti, il caso più eclatante è quello di Guglielmo Sidoti che dopo aver guidato i Giovani Democratici, punta al Consiglio Comunale sostenendo l’amministrazione uscente, così come Giuseppe Sanò, ex consigliere della VI Circoscrizione, passato da avversario ad alleato. Il suo nome compare nella lista di Percorso Comune.