L’entusiasmo dei 25 anni, una laurea triennale in Economia e un’altra in arrivo, un sorriso sgargiante e le idee chiare. Alessandra Colosi è uno dei volti nuovi su cui punta Forza Italia per ottenere un grande risultato il prossimo 10 giugno. Il suo comitato elettorale nel cuore di piazza Cairoli, ormai da tempo è un punto di riferimento per amici e sostenitori.
Alessandra, come nasce questo tuo impegno in prima persona in vista del 10 giugno?
Voglio essere la voce dei giovani, della mia generazione, quella generazione che vive il dramma dell’assenza del lavoro. Credo che in questi anni di parole ne siano state spese tante, forse troppe, ma se al momento in cui ci si deve misurare con il giudizio elettorale si hanno dubbi e timori allora le cose non cambieranno mai. Credo che senza l’impegno in prima linea, senza la voglia di mettersi in gioco e farsi conoscere non si potranno mai cambiare le cose.
La lista in cui ti candidi è proprio quella di Forza Italia. Lì ci sono tanti nomi illustri, stiamo parlando di una realtà competitiva, non hai paura?
Ritengo che Forza Italia rappresenti il centrodestra, i moderati, Berlusconi nonostante la sua età è un punto di riferimento. Credo che ancora abbia molto da dare sotto il profilo dell’innovazione, delle politiche del lavoro, imprenditoria e ricerca. Non mi fa paura competere nel partito, volevo dare un’impronta politica alla mia avventura e lo sto facendo al meglio.
Da giovane, come hai vissuto nella Messina di questi ultimi 5 anni?
Rispetto a 5 anni fa ho visto molta incuria, una città abbandonata al proprio destino. Credo che in questi anni sia mancata un’idea per lo sviluppo della città, c’è un’emorragia di giovani che abbandonano Messina per andare a cercare fortuna altrove, questa cosa è inaccettabile.
In Consiglio Comunale vorrai essere la portavoce di chi?
Innanzitutto dei commercianti, dei piccoli imprenditori che quotidianamente si alzano la mattina e cercano di portare il pane a casa alzando una saracinesca. Queste persone purtroppo tante volte devono fare i conti con la burocrazia, con un’amministrazione che non li ascolta. Credo che dobbiamo avvicinarci al mare, abbiamo questa enorme risorsa che non sappiamo sfruttare a pieno, abbiamo un grosso potenziale inespresso da sfruttare per migliorare le condizioni di questa città
Tu, naturalmente, sosterrai la corsa di Dino Bramanti nella corsa verso Palazzo Zanca. Che sindaco può essere?
Un ottimo sindaco, il suo curriculum parla per lui. Ha fatto grande L’Irccs, sta rivitalizzando il Piemonte mentre è altrettanto importante quello che sta facendo all’Istituto Marino. E’ espressione della società civile, può essere la carta vincente, così come può fare la differenza la sua vicinanza al Governo regionale. L’interlocuzione con le altre realtà è fondamentale. Messina in questi anni ha pagato l’assenza di progetti capaci di intercettare fondi europei, lui ha dimostrato di essere all’altezza di fare tutto questo.
Le tue conoscenze personali in che modo possono esserti utili tra i banchi del Consiglio Comue?
Ho quasi due lauree e un master, so cosa vogliono dire pianificazione e controllo economico, naturalmente politicamente dovrò fare le mie esperienze, ma imparo in fretta. Credo che il Consiglio Comunale debba recuperare un po’ di credito agli occhi della città, deve ritornare ad essere quel luogo di confronto e proposta non sempre è stato negli ultimi anni.