Gaetano Sciacca professa la sua “purezza” ma dimentica i suoi trascorsi da sodale di Raffaele Lombardo. Il candidato a sindaco del Movimento Cinquestelle è uno dei tanti “camaleonti” della politica cittadina che si sono ritrovati sotto l’insegna dei pentastellati.
Numerosi sono i candidati “grillini” che alle scorse amministrative militavano in altri partiti. Come non citare, l’assessore indicato da Sciacca, quel Marco Bellantone, allestitore di professione, cui l’ex ingegnere capo del Genio civile ha conferito la delega per il turismo.
Bellantone prima di abbracciare il sindaco Renato Accorinti, s’è presentato con scarsa fortuna con il movimento civico Reset!. Lo stesso dopo avere contestato l’amministrazione di “Free Tibet”, ha frequentato l’assessorato guidato da Tonino Perna (si qualificava come consulente senza che vi fosse un atto amministrativo che lo dimostrasse), e successivamente quello di Guido Signorino.
Renato Coletta, candidato alla presidenza della IV Circoscrizione con il M5S, è consigliere di quartiere uscente, eletto con “Adesso Messina” a supporto di Francesco Palano Quero, poi componente della corrente renziana cittadina, quindi “grillino”. E come non citare il commercialista Giuseppe Cipolla, candidato alla V Circoscrizione con il Pd ed oggi in corsa al Consiglio comunale con i Cinquestelle. Senza parlare di Santi Iannello, un trascorso con il centro-destra ed oggi candidato con il M5S.
Insomma, la lista dei “camaleonti” a Cinquestelle è lunga e siamo sicuri che nelle maglie delle liste vi siano numerosi altri soggetti (soprattutto quelli che bazzicavano nell’ambito della Formazione), che sono rimasti folgorati sulla via Damasco e che prima erano abituali frequentatori delle segreterie politiche.
Ma come si dice, solo gli sciocchi non cambiano idea…