“L’on. De Luca … è l’on. De Luca. Ho sentito dichiarare – tra l’altro- che intende abolire le circoscrizioni. La prerorogativa non è comunale ma regionale. Ho sentito affermare che vuole “porsi a capo” del personale municipale. Ciò significa sconoscere (non conoscere, misconoscere, disconoscere) il principio- norma che disciplina la separazione tra politica e gestione negli enti locali. Solo in comuni al di sotto di 5.000 abitanti taluni poteri gestori possono essere conferiti a rappresentanti di giunta municipale. Nella opzione “tra il non sa quel che dice” ed “il mente sapendo di mentire” … propendo – per fisiognomica – per la seconda. Il paradigma lo utilizzo per declinare la serietà dell’impianto complessivo. Ho sentito dire che vuole – finanche – realizzare un casinò a Palazzo Zanca. Beh … qui è da applausi. Ha superato la barzelletta della flotta comunale”. Così l’ex direttore generale del Comune, Emilio Fragale, nei confronti del candidato sindaco, Cateno De Luca.
Una battuta che non è passata inosservata al diretto interessato che ha prontamente risposto: “A proporre il patto l’ex city manager ‘pendolino’ Emilio Fragale uomo buono per tutti gli schieramenti. La casta del centrodestra e centrosinistra si sta unendo perché un candidato vale l’altro, sono due facce della stessa medaglia e ci temono, ma stavolta l’inciucio non riuscirà. L’ex city manager del Comune Emilio Fragale ha proposto oggi, senza vergogna, l’inciucio, da noi sgamato da tempo, tra Bramanti e Saitta. Avendo profonda conoscenza tanto del Centrodestra che del Centrosinistra, che come sappiamo sono a Messina due facce della stessa medaglia, suggerisce ora l’inciucio tra Bramanti e Saitta per l’inevitabile ballottaggio dal quale Saitta dovrebbe evidentemente restare escluso. Che dire? Verrebbe da ridere davanti a cotanta faccia tosta se non ci fosse da piangere per l’arroganza di certi potentati che Fragale vorrebbe politicamente orientare. Per la casta un candidato vale l’altro, fanno entrambi parte del sistema temono solo la mia presenza al ballottaggio. Mettiamola sul ridere: al cospetto di Fragale, la prostituzione politica di certi consiglieri comunali di Messina appare come quella delle verginelle che custodivamo il fuoco sacro”.
Immediata la controreplica di Fragale: “Ringrazio l’on. De Luca per l’attenzione che mi dedica. Niente male per “disoccupato politico”. Troppo spazio per uno che ha sempre studiato e lavorato e che nonostante quasi trentacinque anni di impegno civico ha “solo” rivestito per neppure venti mesi la carica di Direttore Generale del Comune di Messina e per ancora meno mesi il ruolo di Presidemtebdella Azienda dei Servizi Municipali di Taormina. Registro che trova il tempo per occuparsi delle mie riflessioni. Probabilmente non sa che non faccio parte ne’ di segreteria politica ne’ di segreteria tecnica (che by-passo a pie’ sospinto) del candidato Sindaco prof. Bramanti di cui non posso essere mentore, ispiratore, suggeritore per la semplice circostanza che non ho mai avuto il piacere di scambiare una sola conversazione con lo stesso. Prestando una attenzione maggiore scoprirebbe che non espongo mai niente e alcuno se non il mio sguardo (più o meno acuto nonostante astigmatismo, ipermetropia dalla nascita e presbiopia per il tempo che inesorabilmente passa). Tuttavia, questo tempo mi consente di coltivare una straordinaria memoria e di conservare – ancora – tante discussioni dall’era del movimento giovanile della DC sino al dono di un testo sugli strumenti musicali del Nisi. Non so se la stessa memoria la conserva l’on. De Luca, avvezzo a smarrire e/o denunziare il furto di personal computer di enti allo stesso riconducibili, a fare lo spogliarellista, ad omettere nelle sue autobiografie tutti gli incontri, i passaggi, i partiti che ha girato. Ciò a differenza del sottoscritto, che si onora delle proprie amicizie e dei propri itinerari non di rado faticosi, la cui vita politica per costante ammissione non presenta alcuna opacità avendo sempre attestato percorsi come questo “DC, CCD, FI, Margherita, PD, FI. Senza dimenticare Patto per l’Italia (breve parentesi elettorale dopo DC) e Italia Futura (breve parentesi “associativa”prima di ritorno nel PD). Curriculum trentennale di tutto rispetto … il mio. Rispetto (e forse invidio) chi ha avuto un percorso – diciamo – lineare. Così per me non è stato. Per quale motivo non so spiegare ovvero vi è una sola spiegazione. Ogni qual volta mi sono trovato davanti ad un bivio, ho percorso il selciato meno battuto, quello più impervio, quello più tortuoso. Ciò ha fatto la differenza … anche in politica.”On. De Luca … ma io resto sempre me stesso, le persone le guardo e mi guardano negli occhi, ascolto e so mantenere confidenze, e … nessuno sospetta incontrandomi di doversi guardare da registratori nascosti o dalla formazione di dossier. A sua differenza io ho la forza morale di sapere porgere l’altra guancia ma di non stringere la mano a chi non la merita neppure se guadagna 600.000/00 l’anno ed è deputato … perché io non saluto ne’ pecore ne’ pecoroni”.
De Luca, a sua volta, rincara la dose: “Ancora una volta il buon Fragale mostra il suo vero volto, cioè quello di una persona che è invidiosa anche del guadagno che proviene del duro lavoro e non dalla politica come nel mio caso. Avevo omesso – prosgue De Luca – lo sgradevole episodio che ha registrato il rifiuto del buon Fragale a stringere la mia mano in occasione di un convegno dove entrambi eravamo relatori. Un vero uomo degno di rappresentare le istituzioni non dovrebbe mai far prevalere il proprio egoismo ed il proprio animo avvelenato quando rappresenta le istituzioni nelle varie forme pubbliche. Anche questa occasione è stata utile per far comprendere ai messinesi quali sono i personaggi che devono essere tenuti lontani dalle istituzioni perché rappresentano un vero e proprio pericolo per la pubblica incolumità”.