Partiamo dalle buone notizie. Molto presto nei pressi del complesso Casa Nostre tornerà la luce, a quanto pare sarebbero stati superati gli intoppi che impedivano al Comune di porre in essere i contratti con l’Enel, che dunque entro pochi giorni allaccerà l’impianto elettrico. Una situazione paradossale che dura da ben 35 anni, che sembrava superata circa 18 mesi fa, quando furono istallate le nuove lampade pronte ad irradiare il complesso. Ma quell’azione si rivelò alquanto isolata, visto che per diciotto lunghi mesi si è dovuto fare i conti con i soliti problemi burocratici che hanno impedito a Palazzo Zanca di ratificare il contratto con l’Enel.
Una battaglia che da almeno 5 anni porta avanti il Comitato Casa Nostra, ma che nelle ultime settimane ha trovato un valido partner nella Rete di Comitati e Persone Attive, che alla presidenza della V Circoscrizione sostiene Francesco Mucciardi. L’altro grande tema riguarda l’abbattimento di alcune di alcune palazzine ritenute pericolose, altre sono già state demolite ma i detriti sono rimasti lì a marcire. Presto dovrebbero anche riprendere i lavori per il parco urbano, una struttura di cui si parla da anni ed è attesa dagli abitanti della zona. Ma non staremmo parlando di Casa Nostra se fossimo in presenza di soli aspetti positivi.
Da almeno una settimana, dei liquami fognari sgorgano a fiume da un tombino, lasciando un odore nauseabondo così come denunciato da Carmelo Ruzzo e Andrea Corica, rispettivamente candidati al Consiglio Comunale e alla presidenza della V Circoscrizione per Noi con Salvini. Il caldo di questi giorni, che con l’ingresso prepotente dell’estate, costringe chi di dovere ad una rapida soluzione, soprattutto se si pensa alla situazione igienico-sanitaria sempre più precaria.