Niente effetti speciali, Messina ha solo voglia di normalità

Un anziano che cade e si sfregia il volto al Largo Seggiola a causa del pavimento-killer, un motociclista che finisce a terra per un avvallamento stradale sulla circonvallazione, strade al buio in centro e nei villaggi, rischi per la salute in ogni angolo della città. Mentre i candidati sindaco iniziano l’ultima settimana a “caccia” di consensi, tra un litigio e l’altro, i cittadini continuano a denunciare situazioni di pericolo.
Un elenco che si allunga inesorabilmente, mail e segnalazioni con o senza foto che non lasciano spazio a dubbi o contestazioni di sorta e che “inchiodano” chi ha amministrato la città in questi anni a pesanti responsabilità.
Una cosa è certa, non è stata fatta particolarità tra nord, sud e centro, tutte le zone di Messina hanno ricevuto lo stesso trattamento, ovvero sono state lasciate nel più totale abbandono. Sulla Ss 114, all’altezza del bivio per Zafferia, non passa inosservata l’assenza di un tratto di ringhiera, mai sostituito e rimpiazzato con alcuni metri di reticolato arancione. Un provvedimento che però si è rivelato definitivo, dal momento che sono passati mesi e mesi da quell’intervento-tampone. Intanto anche il reticolato sta cedendo ed i rischi soprattutto per i bambini che percorrono il marciapiede sono elevati.

In questa seconda foto – inviata da un nostro lettore che ovviamente ringraziamo – si possono facilmente immaginare le conseguenze in caso di eventuale caduta dal cavalcavia. Naturalmente speriamo che quest’ipotesi non si verifichi, ma è opportuno che gli organi competenti prendano provvedimenti affinché mettano in sicurezza l’area in questione, senza perdere altro tempo.
Ai candidati sindaco chiediamo di essere meno frenetici, di fermarsi a guardare le piccole cose, Messina non ha bisogno di effetti speciali e progetti avveniristici, ha solo voglia di normalità, chi è capace di garantirla si faccia avanti, altrimenti tolga gentilmente il disturbo…
Tonino Demana

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