“Il progetto ha la doppia valenza di avvicinare i giovani al patrimonio archeologico della loro città e allo stesso tempo, attraverso lo studio e la rappresentazione della tragedia, riscoprire l’attualità del pensiero classico”, così Vera Greco, direttore del Parco archeologico di Naxos Taormina, dove si è tenuta nei giorni scorsi la rappresentazione teatrale “I Sette contro Tebe” degli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico “Caminiti-Trimarchi” di Giardini Naxos. Un progetto ambizioso tutt’altro che di semplice realizzazione, che ha visto dietro l’inteso lavoro, oltre che degli studenti, di docenti tutor e di esperti del settore: “Siamo partiti – spiega il regista Tino Caspanello – da un testo corposo che abbiamo ridotto e adattato alle nostre esigenze di rappresentazione senza perdere di vista gli obiettivi e le finalità di un laboratorio teatrale all’interno di una scuola che, oltre formazione attoriale, deve fornire ai ragazzi gli strumenti per relazionarsi con sé stessi e con gli altri”. “Con gli studenti del liceo di Giardini Naxos abbiamo affrontato – spiega Francesca Cannavò di Taormina Arte – un discorso ampio sulla scenografia, il costume e gli spazi teatrali nelle varie epoche che è sfociato nella possibilità di realizzare un allestimento in un luogo pieno di storia come è il Parco di Naxos utilizzando degli elementi naturali e archeologici di supporto alla nostra scenografia”.
Dunque, si è partiti dalla traduzione del testo dello scrittore cubano Antonio Arrufat “I Sette a Tebe” sino ad arrivare, attraverso un lavoro di riadattamento teatrale, alla messa in scena delle eterne passioni e ostilità dell’omonima tragedia di Eschilo in quella che è stata la prima colonia greca di Sicilia. In tal senso, la location per tale rappresentazione teatrale non poteva essere che quella del Parco archeologico di Naxos: “Il Parco archeologico di Naxos è la location naturale per rappresentare i testi classici – aggiunge Vera Greco – Per questo motivo abbiamo intenzione di dare seguito a questa iniziativa ospitando, già a partire dal prossimo anno, una rassegna teatrale giovanile aperta a tutte le scuole del territorio. L’idea è quella di fare di Naxos un palcoscenico dove l’antico rivive in chiave moderna, mettendo in scena i testi di autori contemporanei che si sono voluti misurare con la letteratura classica”.
Il progetto è riuscito a coniugare l’esperienza del laboratorio teatrale con l’attività di Alternanza scuola-lavoro: “La tragedia messa in scena dagli studenti del liceo di Giardini Naxos – spiega la dirigente scolastica, Carmela Maria Lipari – è frutto di un felice connubio tra il laboratorio teatrale e il progetto di alternanza scuola lavoro, dedicato ai mestieri del teatro, con particolare con particolare riferimento alla scenografia e alla promozione dell’immagine della rappresentazione. Il tutto è stato reso possibile grazie all’entusiasmo degli alunni coinvolti, al lavoro infaticabile dei docenti tutor, Fulvia Toscano Marisa Messina e Domenica Trimarchi, al prezioso supporto di qualificati esperti esterni come il regista Tino Caspanello, il grafico Giacomo Bartolotta e la scenografa di TaorminaArte Francesca Cannavò, e alla costante collaborazione del Parco Archeologico di Naxos Taormina”.
“Quest’anno abbiamo proposto – dice Fulvia Toscano, referente del laboratorio teatrale del liceo Caminiti di Giardini – un’opera straordinaria dello scrittore cubano Antonio Arrufat, tradotta per la prima volta in italiano da una nostra studentessa, nella cornice del Parco archeologico di Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia, che rappresenta il completamento del nostro percorso. Abbiamo, dunque, avviato una proficua collaborazione sia con il Parco che con Taormina Arte per realizzare un festival del teatro giovanile dedicato alla riscrittura dell’antico”.