Quelle fiamme, quelle grida di aiuto e quelle piccole vite spezzate, sono state il pugno nello stomaco con cui si è svegliata Messina. Il cuore della città è stato trafitto mortalmente dalla scomparsa dei fratellini Messina, Francesco Filippo e Raniero, morti questa mattina nell’incendio divampato nella loro abitazione.
La via dei Mille si è svegliata sotto shock, perché tutti, vicini e commercianti, hanno visto crescere professionalmente e umanamente la famiglia Messina, in modo particolare Gianmaria e Chiara, proprietari di due negozi d’abbigliamento proprio li, in via dei Mille.
A distanza di ore la puzza di bruciato è ancora presente nell’aria, le camionette dei Vigili del Fuoco hanno lasciato spazio agli sguardi dei curiosi che fissano la finestra ormai annerita di quella casa in pieno centro. Attoniti i vicini, svegliati dalle urla della madre che chiedeva aiuto, pronti a chiamare i soccorsi alle 4 di notte.
Il primo a soccorrere la coppia è stato un cugino, che ha aiutato i coniugi a trarre in salvo i figli più piccoli, che dormivano con loro nel piano inferiore della casa. In quello superiore c’erano Francesco Filippo e Raniero, ma le fiamme e il fumo hanno impedito i soccorsi. Il padre ha cercato di gettarsi di farsi largo in mezzo al fuoco, così come i Vigili del Fuoco che per oltre due ore hanno cercato di domare le fiamme nel tentativo di salvare i due fratellini. Per Francesco Filippo e Raniero, però, non c’era più niente da fare, i Vigili del Fuoco non hanno potuto fare altro che recuperare i corpi dei due bambini, la cui morte sarebbe stata causata dal troppo fumo inalato. I fratelli più piccoli sono stati trasportati all’ospedale Papardo, ma la loro vita non è in pericolo.
Messina intanto si ferma come segno di rispetto e lutto, tutti i comizi elettorali previsti in vista del ballottaggio del 24 giugno sono stati annullati, così come gli esami di terza media della scuola “Verona Trento”, quegli esami che oggi avrebbe dovuto sostenere Francesco Filippo.
Ho sentito le grida, eravamo al piano di sopra, non so neanche che ora fosse – ha dichiarato all’agenzia Agi, Fernando Rizzo, cugino della famiglia Messina – Ho aperto la porta e c’era la scala totalmente invasa dal fumo, ho provato a scendere, c’era la madre che diceva che i figli erano dentro. Ho trovato adesso la ciabatta nelle scale perché quando sono sceso sono caduto, non si vedeva nulla, mi sono affacciato dall’altra parte e ho visto le fiamme e il fumo che veniva da sotto. Siamo andati nella stanza da letto e dal cornicione abbiamo preso i bambini e siamo passati nella casa accanto, abbiamo rotto le persiane e siamo entrati”.