Un nuovo talento forgiato in riva allo Stretto, pronto a impressionare negli States. Il diciottenne Davide Riccardo sarà l’unico italiano a far parte, dal prossimo agosto, del “New York City Ballet”, una delle compagnie più prestigiose e rinomate al mondo, che dal 1948 ha formato alcuni tra i ballerini più apprezzati nella storia della danza. Davide, messinese doc, si è appena diplomato alla School of American Ballet della Grande Mela, scuola propedeutica all’accesso nel rinomato balletto e ha già ricevuto due premi come “Artista emergente del 2018” e “Promessa eccezionale”, anche in questo caso riconoscimenti dati per la prima volta ad un ragazzo del nostro paese.
Sabato 23 e domenica 24 giugno sarà la guest star del Gran Galà promosso al Teatro Vittorio Emanuele di Messina dall’Accademia Danza di Emma Prioli, che è stata la prima insegnante di Riccardo e, alcuni anni fa, fu proprio lei a capire le doti dell’allievo e gli consigliò di partire per un’audizione all’Opera di Roma, dove ha continuato la formazione prima di partire per l’America.
Lo spettacolo, dal titolo “La splendida rivoluzione anni ’60-’70”, è un saggio ispirato alla rivoluzione musicale di quel periodo proseguita per il decennio successivo fino all’emancipazione femminile. Temi che saranno reinterpretati sul palcoscenico con momenti, che spaziano dal divertimento alla grande dimostrazione di come la tecnica classica accademica può incontrare il modern jazz ed essere contaminata in modo positivo e nuovo da altri generi. Dalla grande Mina a Rita Pavone, da Patty Pravo a Caterina Caselli, da Milva a Gianni Morandi e ancora altri artisti che hanno fatto la storia della musica italiana per arrivare al fenomeno internazionale dei Beatles e dei Pink Floyd. Protagonisti delle esibizioni i tanti studenti dei corsi, seguiti dalla maestra coreografa Jo Prizzi, promossi dell’Accademia di Emma Prioli, “la donna che portò la Danza in Sicilia”: uno show arricchito dalla presenza di Davide, stella nascente e pronto per le scene internazionali, un orgoglio siciliano e nostrano, di cui sicuramente sentiremo parlare per molto tempo.
Lo spettacolo si svolgerà sabato alle ore 17 e, in replica, domenica alle 20.30.