“Centralità al paziente, soprattutto quando si tratta di un minore”, così i deputati regionali On. Elvira Amata (FdI) e On. Franco De Domenico (Pd), a margine dell’odierna seduta di commissione sanità dell’Ars in occasione della quale sono stati ospitati il Prof. Carmelo Romeo, direttore del corso di laurea infermieristica pediatrica dell’Università di Messina, e il Dott. Antonio Trino presidente OPI Messina.
“La figura dell’infermiere pediatrico è fondamentale ed è del tutto diversa da quella dell’infermiere generico. Quando si parla di bambini bisogna essere molto attenti e tener conto delle profonde differenze che intercorrono tra questi pazienti e quelli adulti. Per questa ragione è essenziale dare dignità maggiore ai molti giovani che, ad ora, scelgono di intraprendere il percorso formativo che gli consente di abilitarsi alla professione infermieristica circoscrivendola al mondo della pediatria. Ed è fondamentale che dopo l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale la questione venga normata in modo più completo, modificando il decreto assessoriale 2011 che prestava attenzione a questa figura limitandone l’attività al solo percorso nascita. Ritengo necessario venga posta ai direttori generali come condizione imprescindibile inserire nella propria pianta organica queste professionalità ”, afferma l’On. Amata.
“Ho chiesto”, prosegue l’On. De Domenico, “che i prossimi concorsi per infermieri contemplino un vincolo preciso: i posti destinati agli infermieri pediatrici devono essere in quota direttamente proporzionale al numero dei posti letto presenti nei reparti pediatrici.
Trattandosi di un settore estremamente specifico -continua- auspico che il Governo regionale saprà dare il giusto spazio ad una questione tanto delicata quanto funzionale a fornire migliore assistenza ai piccoli pazienti e le loro famiglie così come anche ai nostri futuri professionisti del comparto sanitario che devono avere nella nostra regione le medesime opportunità occupazionali riservate nel resto d’Italia agli infermieri pediatrici”.
I due parlamentari messinesi hanno precisato che, stante il primario interesse rivolto verso gli assistiti, non vanno dimenticate neppure le ricadute che la questione ha su altri piani. A partire da quello del lavoro che interessa i tanti studenti universitari che indirizzano la propria scelta formativa sulla base non solo di passioni ma anche di possibilità lavorative future.